Lavoro nei campi, Bonaccini invita chi prende il reddito di cittadinanza

A.A.A. Cercasi lavoratori nei campi. È un verosimile annuncio online di una possibile azienda agricola che, per la mancanza di lavoratori stranieri stagionali che non possono venire in Italia a causa delle restrizioni negli spostamenti, si ritrova a dover cercare persone italiane per il duro lavoro di raccolta pomodori e frutta di stagione. Ma questo tipo di annuncio a pubblicarlo online da ieri non è stata un’azienda agricola ma bensì la Regione Emilia-Romagna per aiutare le imprese nella ricerca di lavoratori necessari alle operazioni di raccolta.«In meno di una settimana abbiamo messo in moto i 38 centri dell’impiego sparsi su tutto il territorio regionale per cercare di risolvere velocemente il problema della carenza di manodopera stagionale generata dal Covid-19, in vista dell’avvio delle grandi campagne di raccolta dei prodotti», afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi. Con questa modalità di reclutamento online, precisa Mammi, «ci rivolgiamo in primo luogo agli oltre 135.000 cittadini in cerca di occupazione e iscritti nei centri per l’impiego, ma la platea dei potenziali lavoratori è ancora più ampia, che potranno rispondere direttamente alle offerte delle aziende agricole». 

A tal proposito è intervenuto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini,  in un passaggio del suo intervento al Quarantalks organizzato dalla Bologna Business School invitando a rispondere alla chiamata delle aziende agricole quelle persone che prendono il reddito di cittadinanza «così restituiscono un po’ quello che prendono». Essendo andati via per la gran parte i lavoratori stranieri, «oggi le aziende agricole ci chiedono come trovare lavoratori che vadano a raccogliere la frutta e la verdura nei campi. Visto che quel comparto non solo non si è fermato ma sta producendo, tanto adesso mettiamo a disposizione i centri per l’impiego per individuare figure di lavoratori che vadano a fare quel mestiere perché non si trova quasi più nessuno», ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna. 

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