Portare la difesa dell’ambiente dalle piazze alle classi, passando per la scienza. È l’obiettivo della “Giornata del clima 2019” in programma domani a Bologna al liceo Sabin, all’Istituto tecnico Industriali Valeriani Siriani e l’Istituto Salesiano San Luca. La “Giornata” vorrebbe accrescere la consapevolezza critica dei giovani riguardo all’ambiente, portando scienziati e studiosi nelle scuole. Gli studenti parteciperanno ad alcune lezioni di ricercatori dell’Università che presenteranno le loro linee di ricerca sul riscaldamento globale e dei suoi effetti. I temi trattati dagli scienziati saranno: tutela della biodiversità, nuovi modi di produrre e di trovare risorse, reti elettriche intelligenti e come i dati scientifici influenzino le scelte della politica. L’iniziativa, quest’anno inserita nel Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019, è realizzata dallo ShowRoom Energia e Ambiente in collaborazione con l’Università di Bologna.
Provenienti da ambiti universitari differenti, i professori e i ricercatori dell’Alma Mater parleranno di come il loro lavoro impatti la lotta contro il riscaldamento globale. Vari saranno gli argomenti trattati. Al Valeriani, gli studenti comprenderanno come i satelliti aiutino i governi a combattere catastrofi naturali, gestire la scarsa acqua e produrre cibo ed energia sostenibili. Nello stesso istituto, i ragazzi studieranno gli effetti sull’ecosistema dopo la diffusa fusione dei ghiacciai groenlandesi. Inoltre, esploreranno il microscopico mondo di batteri, funghi e virus per capire come questi potrebbero aiutarci a produrre alimenti nuovi e sostenibili.
A seguire, nell’Istituto Salesiano verrà illustrato “Sentinelle del mare”, un progetto di citizen-science per monitorare lo stato delle piante e degli animali marini. L’innovazione dell’iniziativa è coinvolgere un bacino di 400 mila cittadini comuni nella difesa degli ecosistemi acquatici.
Per concludere, al Sabin verrà illustrato il progetto europeo che sperimenta nuove varietà di piante per creare un’agricoltura a basso impatto ambientale in un futuro con scarse precipitazioni. Si parlerà poi delle future economie circolari a basse emissioni. Infine, si discuterà dell’ecosistema urbano, del taglio alla CO2 e dell’uso di tecnologie sofisticate ma già disponibili per procurarci energia in maniera efficiente.