Inquinamento Bologna, dati preoccupanti dal progetto di Legambiente che ha portato in campo gli studenti

“Da Bologna la rossa a Bologna la grigia”, “Non voglio aver paura di respirare”, “Ne abbiamo pieni i polmoni”: sono solo alcuni dei messaggi lanciati da oltre 500 ragazzi delle scuole medie e superiori di Bologna che, per un progetto chiamato Student Scientists” ideato da Legambiente Bologna co-finanziato dalla Fondazione Carisbo conclusosi ieri, hanno raccolto durante i mesi invernali i dati sulla qualità dell’aria intorno ai loro edifici scolastici. Gli studenti delle scuole medie Dozza, Zappa, Farini e del liceo Scientifico Sabin di Bologna hannrealizzato in prima persona sessioni di monitoraggio del traffico e delle concentrazioni delle polveri sottili PM10 all’esterno del luogo in cui passano la maggior parte della giornata 

I risultati sono stati presentati ieri in occasione della Commissione Ambiente convocata appositamente dal Comune di Bologna con un esito che ha spaventato le nuove generazioni: i livelli di PM10 misurati in tutte le scuole sono alti. Nel corso dell’esperienza, che ha visto l’utilizzo di una centralina in grado di misurare i livelli delle polveri sottili PM10 (non aveva l’obiettivo di sostituirsi alle rilevazioni ufficiali di ARPAE), sono state effettuate misurazioni di circa un’ora ciascuna, effettuando complessivamente 18 campionamenti in 4 diversi punti della città, nel periodo compreso tra il 15 febbraio e il 6 marzo 2019, con risultati purtroppo molto preoccupanti. 

Per quanto riguarda le scuole medie Zappa in via di Saliceto, i valori di PM10 sono sempre molto elevati (al di sopra di 70 microgrammi per metro cubo –μg/m3 – d’aria analizzata) ad eccezione del 27 febbraio in cui la media oraria rilevata è invece bassa, in linea con la media giornaliera delle stazioni di monitoraggio ARPAE (24 μg/m3). Il flusso di traffico rilevato è in continuo aumento nel corso della mattinata, con un picco verso le 13,00 della stessa giornata, come testimonianza dell’intensa circolazione di autoveicoli che caratterizza la zona.  

I giorni peggiori per le scuole Farini di via Populonia si sono rivelati il 20 e 21 febbraio con un valore medio di PM10 di ben 117 μg/m3 e 145 μg/m3 a mezzogiorno in linea con gli alti valori del traffico veicolare, per il quale in data 20 febbraio è stato registrato in 40 minuti il passaggio di ben 715 auto con a bordo un solo passeggero.  

A presentare i dati più elevati e preoccupanti sono tuttavia le scuole Sabin di via Matteotti sia per le concentrazioni di PM10 rilevate che per il traffico. La media oraria di PM10 misurata nelle due sessioni di rilevamento del 1 marzo è stata di 193 μg/m3 e 161 μg/m3, mentre il picco rilevato il 1 marzo ha toccato addirittura 239 μg/m3Un dato che fa il paio con le rilevazioni del traffico, che nello stesso giorno hanno registrato il passaggio davanti ai cancelli della scuola di ben 1033 auto con un solo passeggero a bordo. Dati preoccupanti se confrontati con il numero di autobus che è di 133, circa 8 volte in meno.  

«In questi mesi abbiamo affiancato i ragazzi delle scuole medie e superiori di Bologna in un percorso di approfondimento e presa di coscienza sui problemi legati alla qualità dell’aria. Insieme a loro abbiamo individuato e condiviso le difficoltà legate alla mobilità casa-scuola, e costruito proposte volte alla promozione di stili di vita sostenibili, legati soprattutto alle modalità di trasporto, che auspichiamo le istituzioni vogliano approfondire e promuovere», ha detto Giulio Kerschbaumer, direttore di Legambiente Emilia-Romagna. 

Il percorso progettuale ha visto anche l’organizzazione di incontri formativi in classe per approfondire le tematiche connesse all’inquinamento dell’aria, le fonti emissive e le principali cause di inquinamento nelle nostre città. 

Durante la presentazione dei dati avvenuta ieri in Commissione Consiliare i ragazzi hanno portato alle Istituzioni le loro riflessioni e le loro richieste per migliorare la qualità dell’aria di Bologna, alla luce del percorso formativo e scientifico fatto durante le attività progettuali. Le richieste hanno focalizzato l’attenzione sulla riduzione del traffico veicolare a favore del trasporto pubblico, e sulla necessità di azioni per favorire spostamenti sostenibili casa-scuola al fine di migliorare la qualità dell’aria nei momenti di ingresso e di uscita dai plessi scolastici.  

«Il sostegno della Fondazione Carisbo al progetto rafforza ulteriormente il legame con il sistema educativo cittadino per affrontare, questa volta attraverso la ricerca applicata, temi quali la tutela dell’ambiente, la conservazione delle risorse, lo sviluppo sostenibile, principi che accompagnano l’azione della Fondazione nelle più recenti iniziative messe in campo per promuovere la “Rigenerazione urbana” e la “Innovazione scolastica», ha dichiarato spiega il Segretario Generale della Fondazione Carisbo, Alessio Fustini. 

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