Stop ai diesel euro 4, riscaldamenti abbassati e limiti su combustione biomasse per i livelli molto alti delle particelle inquinanti PM10.
Proseguiranno fino a venerdì 26 febbraio (compreso) le misure emergenziali per abbassare i livelli molto alti di inquinamento rilevati dalle stazioni di monitoraggio dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente Emilia-Romagna (ARPAE) nel territorio bolognese, come in gran parte della regione. Le limitazioni riguardano i Comuni dell’agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.
Queste le misure emergenziali che si aggiungono a quelle strutturali già previste dal lunedì al venerdì: divieto di circolazione per i diesel euro 4, divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 3 stelle, abbassamento del riscaldamento fino a un max di 19° nelle case e 17° in attività produttive e artigianali, divieto di combustione all’aperto, divieto di sosta con motori accesi e divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.
Sono previste deroghe a tutela di particolari necessità quotidiane: esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza, chi accompagna i figli a scuola e i meno abbienti con Isee annuo fino a 14mila euro.
In tutti i Comuni (esclusi quelli montani) è invece sempre valido – da ottobre ad aprile – lo stop agli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico inferiori a 3 stelle (compresi anche i caminetti a legna aperti).