Piazza Maggiore sarà “coperta” da coperte per dire No alla violenza sulle donne

La violenza si può fermare cominciando da noi stessi, e magari si può iniziare a farlo con ferro e uncinetto. È il progetto di Viva Vittoria che, dopo aver toccato già 14 città, arriva anche a Bologna: il 7 marzo la città si presenterà con il crescentone di Piazza Maggiore rivestito di coperte fatte a mano che vogliono dire “NO alla violenza sulle donne”. Per coprire tutta la piazza saranno necessarie 3 mila e 500 coperte e l’aiuto di tante mani, sia di donne sia di uomini. 

“Viva Vittoria” è “un’iniziativa relazionale condivisa” che punta a sensibilizzare contro la violenza di genere. Nata a Brescia nel 2015 da un gruppo di persone che si sono ritrovate a realizzare migliaia di coperte che hanno colorato per quattro giorni piazza Vittoria in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alle persone che vogliono partecipare al progetto è chiesto di realizzare un quadrato in maglia 50×50 cm, lavorato a ferri o uncinetto, da firmare con il proprio nome: questo rappresenta il “no” alla violenza di genere di ogni partecipante. I quadrati in maglia vengono poi cuciti, dalle volontarie, quattro alla volta da un filo rosso e vengono così a crearsi le coperte che danno vita all’installazione che occuperà la piazza principale delle diverse città ospitanti.

Le coperte, oltre a essere oggetto dell’iniziativa saranno vendute a partire da un’offerta base di 20 euro e il ricavato andrà alle associazioni che sostengono le donne vittime di violenza. A Bologna l’intero incasso è destinato a Casa delle Donne, Mondo Donna, Sos Donna e UDI (Unione Donne in Italia). Per ricoprire l’intero crescentone saranno necessari 14 mila quadrati, 14 mila persone, tra uomini e donne, che partecipino attivamente all’iniziativa con ferri e gomitoli alla mano. «Viva vittoria è stata una scommessa vinta contro lo stupore di chi non credeva possibile coinvolgere una città intera, usando ago e filo, a partecipare e condividere l’idea che la violenza si può fermare cominciando da noi stessi e dalla consapevolezza che noi decidiamo della nostra vita», ha dichiarato la presidente dell’associazione, Cristina Begni. 

Il punto di raccolta dove consegnare il proprio quadrato è il Caffè dei Gomitoli in Strada Maggiore 77, la cui titolare, Cristina Longati, è l’organizzatrice di Viva Vittoria Bologna. Per chi invece vuole dare il suo contributo ma non sa da dove cominciare può recarsi ai laboratori di cucito che si tengono al Caffè il martedì, il giovedì e il sabato. Ma saranno organizzate anche delle sessioni ad hoc di assemblaggio. 

«Quello della violenza contro le donne è uno dei problemi principali del nostro tempo. I dati sono spaventosi e non migliorano, è un tema che dobbiamo affrontare lavorando giorno dopo giorno. Serve l’aiuto di ogni singola persona, uomini e donne, e proprio Viva Vittoria è la prova che solo insieme si può dare una risposta concreta e potente contro l’odio», ha affermato l’assessore alla Sicurezza Urbana e al Commercio, Alberto Aitini. 

con la collaborazione di Rachele Baccichet

 

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