Novecento euro al mese. È il costo di affitto di un singolo appartamento che la parrocchia di Loiano, comune sull’Appennino Tosco-Emiliano, chiede per il periodo estivo, secondo quanto ci riferisce una fonte locale attendibile. Un prezzo indubbiamente alto e che segue l’onda del cosiddetto caro- affitti, il generale aumento dei costi di affitto. Un rialzo di cui molti proprietari di immobili di Loiano sfruttano soprattutto per il turismo estivo, in larga misura proveniente da Bologna. E la parrocchia del paesino dell’Appennino non fa eccezione. Mentre nei mesi invernali l’affitto per gli immobili parrocchiali si aggirerebbe intorno ai 400 euro mensili, a partire da luglio, il prezzo viene più che duplicato.
Un introito che sicuramente aiuta la piccola parrocchia a “sopravvivere”. Dal bilancio parrocchiale si evince che quasi il 50% del ricavo annuale arriva dagli affitti. I “ricavi del patrimonio immobiliare non strumentale”, ovvero gli immobili non utilizzati per fini di carità o altre iniziative strettamente religiose, ammontano a 182.651,88 euro nel 2023, su un totale di 367.555,98 (perdite escluse). Mentre i contributi dei fedeli, costituiscono il 39% del guadagno.
Se da una parte è apprezzabile lo sforzo di questa parrocchia di montagna di far fruttare i propri beni, dall’altro si può sottolineare che qualche aiuto in più dalla stessa Santa Sede potrebbe essere impiegato per aiutare le piccole chiese di montagna, come quella di Loiano. Ad ogni modo c’è chi ci scherza sù, dicendo che “dalle suore di Budrio si spende meno”.