Ieri la cerimonia in onore del fondatore dell’Istituto Ramazzini, oncologo di fama mondiale e pioniere della cancerogenesi ambientale.
Il ponte di via Libia, da ieri, si chiama Ponte Cesare Maltoni. Alla cerimonia di intitolazione al fondatore dell’Istituto Ramazzini, oncologo di fama mondiale e pioniere della cancerogenesi ambientale, che si è tenuta nella mattinata, hanno partecipato l’amministratore delegato dell’Istituto, Marco Benni, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Simone Borsari, la presidente del Quartiere San Donato-San Vitale, Adriana Locascio. Erano presenti anche diverse delegazioni di soci, in rappresentanza dei circa 35.000 associati alla cooperativa Istituto Ramazzini. «Abbiamo molto apprezzato la decisione del Comune di Bologna di intitolare il ponte di via Libia al nostro fondatore. Maltoni aveva un legame speciale con Bologna, ha dato tanto alla città, contribuendo a salvare migliaia di vite con la ricerca, la prevenzione e i primi screening sui tumori femminili», ha commentato Marco Benni.
Le intuizioni di Maltoni hanno una grande carica di attualità: l’organizzazione mondiale per il lavoro ancora oggi stima che ogni anno più di 1 miliardo di persone fra i lavoratori sia esposto a sostanze pericolose, inclusi inquinanti, polveri, vapori e fumi nei loro ambienti di lavoro. «Ormai è consolidato il riconoscimento dei fattori ambientali come determinanti o co-determinanti di gravi patologie a conferma di come ci avesse visto giusto Cesare Maltoni con il riferimento “all’alterato rapporto con l’ambiente”», ha aggiunto Benni.
Soci e amministratori dell’Istituto Ramazzini hanno anche celebrato i 20 anni di attività del Poliambulatorio di Prevenzione Oncologica di via Libia, in Cirenaica, quartiere molto caro a Maltoni. Aperto grazie per volontà di Maltoni, per il suo impegno e interesse per la prevenzione e diagnosi precoce.