Futuro Legacoop Bologna, più giovani e innovazioni

Legacoop Bologna guarda al futuro. Un futuro fatto di giovani, di innovazioni tecnologiche e sociali, di sostenibilità e inclusione. O almeno è quello che traspare dai dati della relazione della presidentessa Rita Ghedini, che ha aperto oggi il 24esimo Congresso dell’associazione, chiamato al rinnovo delle cariche sociali. 

Il mandato passato ha registrato una diminuzione delle aziende coinvolte, ma ha anche portato Legacoop Bologna ad un incremento della cooperazione. Le 175 associate hanno, infatti, aumentato il proprio valore economico del 9 per cento circa, equivalente a 16,5 miliardi di euro. Ha subito una crescita costante anche l’occupazione, che è passata da 66.883 lavoratori nel 2015 ai 74.163 stimati del 2018. Di questi, oltre 8.000 sono giovani. Dato l’incremento è stato costituito il coordinamento di Generazioni Bologna, network di cooperatori under 40. Con questo l’associazione ha previsto una quota riservata ai giovani presenti nei propri organi direttivi. Ha poi invitato le cooperative aderenti a dare ancora maggiore spazio ai lavoratori di nuova generazione.

L’incremento dell’occupazione giovanile è uno dei punti che Legacoop Bologna si è prefissata all’interno del progetto Bologna 2030 – Visioni Cooperative per lo sviluppo sostenibile.  Questo nasce dall’adesione dell’associazione ai 17 punti degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDA) riportati nell’Agenda ONU 2030. Il fine è creare una società inclusiva, equa e rispettosa dell’ambiente e dell’altro. 

Positivo nel 2018 è anche l’andamento degli investimenti, che hanno portato un aumento del 25%. Inoltre, la possibilità di partecipare al Piano Nazionale Industria 4.0 ha permesso alle cooperative associate a Legacoop Bologna di passare dall’8 al 42 per cento. 

Purtroppo nel 2019 gli investimenti hanno ricevuto una battuta di arresto. Lo stallo , secondo Rita Ghedini, è da attribuire alla politica, dove «sembrano prevalere i veti incrociati, i conflitti di visione o, forse e non da oggi, visioni di breve respiro e aliene da ogni dialettica». 

 

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