Come vanno le imprese bolognesi (prima del Coronavirus)

Le imprese registrate nel territorio metropolitano al 31 dicembre 2019 (prima del Coronavirus) erano 95.273, di cui 83.859 risultano attive. Il bilancio tra imprese iscritte e cancellate è leggermente negativo: a fronte di 5.644 iscrizioni, ci sono state infatti 5.667 cancellazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo negativo di 23 unità. Borgo Tossignano, Fontanelice e Casalecchio di Reno risultano i comuni con un maggior tasso di crescita, mentre Argelato, Castel D’Aiano e Lizzano sono in evidenza per il numero di imprese rispetto a 1.000 abitanti. È la “fotografia” delle imprese nei 55 comuni della città metropolitana di Bologna, effettuata dal Servizio Studi e Statistica di Palazzo Malvezzi sulla base dei dati forniti dalla Camera di Commercio, prima dell’attuale crisi dovuta all’emergenza sanitaria. 

Rispetto alla forma giuridica, nel 2019 continuano a crescere le società di capitale, che contano 22.850 imprese attive (+ 626 unità rispetto al 2018). La vita media delle imprese è di 13,6 anni, valore maggiore sia della media nazionale (12,7 anni) che di quella regionale (13,4 anni). Le imprese più longeve sono quelle agricole, con 18,4 anni di vita media, di contro le imprese dei servizi registrano la vita media più breve (13,4 anni). L’82% delle imprese nate nel 2018 sono ancora in attività, così come il 58% di quelle nate nel 2014 ed il 40% di quelle nate nel 2009. 

A fine dicembre 2019 le imprese femminili attive nella città metropolitana di Bologna erano 17.881, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,3%) e rappresentavano il 21,3% del totale delle imprese attive. In termini relativi, a Castel del Rio è insediata la quota più rilevante di imprese femminili, con il 30,1% di imprese “rosa”, pari a 34 imprese. 

Le imprese attive straniere del territorio metropolitano sono 10.490, con un aumento di 335 unità rispetto al 2018 (+3,3%), con un peso sul totale delle imprese del 12,5%. In questo caso, è Galliera il comune che registra, sempre in termini relativi, il numero di imprese più elevato, pari al 18,9%, ovvero 78 imprese. 

Per quanto riguarda le imprese giovanili, gestite in prevalenza da under 35, si osserva una controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni. Si arresta infatti il trend negativo e il 2019 registra un piccolo aumento di 9 unità che porta il numero di imprese attive a quota 6.056, rivelando la sostanziale stabilità del numero di unità rispetto alle 2018. Si tratta del 7,2% delle imprese, sul totale delle imprese attive del territorio metropolitano. Monterenzio e Castel di Casio sono i due comuni che vedono una maggior presenza relativa di imprese giovanili, superando il 10% (rispettivamente 49 e 21 imprese).

Fonte: Città metropolitana di Bologna

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