«Una risposta forte alle esigenze sanitarie e di socializzazione delle persone affette da Aids e di minori con disturbi di tipo psicologico e sociale». È l’intento della Fondazione CEIS che lunedì 16 dicembre inaugurerà a Bologna la Casa Alloggio “Padre Marella” e la Comunità per i minori “Eureka”. La prima, in via Massarenti 222, ospiterà 14 persone malate di Aids, la seconda, nello stesso edificio (al terzo piano) è presente la Comunità minori “Eureka” che accoglie 9 minori in una situazione difficile.
La struttura di via Massarenti 222, fin dal 2014, anno della sua acquisizione da parte di Fondazione CEIS, fu pensata per dare una risposta più funzionale alle necessità degli ospiti affetti da Aids della comunità “Casa Marella” di Sala Bolognese, confortevole ma che impediva lo sviluppo di una adeguata rete sociale e lontana dal Policlinico Sant’Orsola per le visite ordinarie di controllo presso il reparto malattie infettive.
«Casa ‘Padre Marella’ è una struttura socio assistenziale residenziale che ospita persone affette da Aids e da patologie correlate che non possono contare su un adeguato supporto famigliare o per le quali la permanenza nel nucleo famigliare non risulta possibile. La Casa vuole essere anche un luogo di accoglienza, di incontro e condivisione di storie, emozioni, interessi e momenti di festa. Ogni ospite contribuisce, in base alle proprie possibilità, alla vita della casa, alla cura degli spazi e alle attività quotidiane, nella consapevolezza di essere accolto nella sua totalità», ha dichiarato Rosa Bolzon, presidente Cooperativa sociale CEIS ARTE.
Analogamente, la nuova sede di “Eureka” si occupa degli ospiti della comunità minori San Martino, ubicata sui colli di Bologna nelle vicinanze della chiesa di Pieve del Pino. La comunità minori “Eureka” risponde alle richieste di accoglienza, da parte dei servizi sociali e sanitari e del Centro di Giustizia Minorile, relative ad adolescenti sempre più compromessi sul piano psicologico e comportamentale, con atteggiamenti provocatori e oppositivi o depressivi legati all’assenza di figure genitoriali autorevoli e trascuranti, o al fallimento adottivo.
La gestione dell’immobile sarà a cura della Cooperativa CEIS ARTE, ente consorziato al Gruppo CEIS, che ha ottenuto da Fondazione CEIS i diritti di superficie dell’immobile per trent’anni e ha provveduto a proprio carico ai lavori di ristrutturazione per un importo poco superiore ai 2 milioni di euro. Complessivamente in queste strutture sono ospitati circa 100 minori maschi stranieri non accompagnati in comunità di prima e seconda accoglienza, circa 20 minori (maschi e femmine) inseriti dai servizi sociali territoriali e del Centro di Giustizia Minorile e 5 neomaggiorenni femmine e maschi in transizione verso l’autonomia.
Alla cerimonia parteciperanno padre Giuliano Stenico, presidente Fondazione CEIS; padre Giovanni Mengoli, presidente Gruppo CEIS; Rosa Bolzon, presidente Cooperativa sociale CEIS ARTE a anche il Cardinale Matteo Maria Zuppi, il sindaco di Bologna Virginio Merola e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.