Il Teatro Duse di Bologna festeggia 2 secoli di spettacoli con un programma speciale

Lo storico teatro di via Cartoleria festeggia duecento candeline. Tra gli ospiti del programma speciale anche Vinicio Capossela,  Alessandro Bergonzoni e la Fondazione Luciano Pavarotti.

Vinicio Capossela, Giorgio Comaschi, Oblivion, Vito, Fondazione Luciano Pavarotti, Fantateatro, Orchestra Senzaspine, Alessandro Bergonzoni: sono solo alcuni nomi degli artisti che parteciperanno a ‘Duse 200’, il programma speciale di iniziative che il Teatro Duse di Bologna ospiterà, da settembre a dicembre 2023, per festeggiare due secoli di spettacolo dal vivo sullo storico palcoscenico di via Cartoleria, ovvero da quando, nel 1822, l’ingegnere Antonio Brunetti aprì le porte di quello che sarebbe divenuto prima il Teatro Brunetti e poi l’attuale Teatro Duse, il teatro di prosa più antico di Bologna, oggi tra i più prestigiosi a livello nazionale. 

«Festeggiamo questo importante compleanno orgogliosi del passato, ma con lo sguardo diritto verso il futuro, ben consci che si può innovare e guardare avanti solo se si ha la consapevolezza della propria storia», ha commentato il presidente del Cda del Teatro Duse Walter Mramor, sottolineando come il ‘Duse 200’ “sarà una grande festa dedicata alla città di Bologna e al pubblico del Duse. 

Programma

Ad aprire Duse 200 sarà il ciclo di incontri ‘Duse Sala Stampa’, che prevede quattro conversazioni con altrettante firme delle pagine di cultura e spettacoli delle redazioni di Bologna.  

Si comincia, dunque, il 4 ottobre dagli spettatori più piccoli. Sul palco la compagnia Fantateatro, diretta da Sandra Bertuzzi, con lo spettacolo site-specific ‘Una notte a teatro’.  Il 6 ottobre saranno in scena gli Oblivion con ‘200, ma anche 20’. 

L’11 ottobre sipario su ‘W il Duse!’ di e con Giorgio Comaschi. Partendo dalla platea illuminata, Comaschi rileggerà la storia del Teatro, coinvolgendo il pubblico in un racconto arricchito da immagini storiche.   

Il 19 ottobre sarà la volta di Vito in ‘Omaggio al Duse – Storie e racconti della Bologna di ieri, oggi, domani’. Celebrare la storia del Duse significa, infatti, anche raccontare Bologna e i bolognesi. Ma chi sono i bolognesi? Come vivono, cosa pensano?  Esistono ancora o sono solo un mitico ricordo?  

Spazio all’Opera, il 28 ottobre, per una serata promossa insieme alla Fondazione Luciano Pavarotti. Il concerto, intitolato ‘Opera Incanto’ sarà un omaggio ai grandi interpreti della musica lirica che hanno calcato le scene del Duse: da Maria Callas che nel settembre 1950, in un unicum per Bologna, fu ‘Tosca’ e regalò al pubblico una sorprendente interpretazione di ‘Vissi d’arte’, fino a Renata Tebaldi che, negli stessi anni, si esibì sul palco di Via Cartoleria, sotto la direzione del maestro Francesco Molinari Pradelli. 

Si unisce alla festa per il Duse anche Vinicio Capossela, con il concerto del 6 novembre tappa del suo tour ‘Con i tasti che ci abbiamo’. Capossela, che proprio in Emilia-Romagna e a Bologna ha mosso i suoi primi passi artistici e da molti anni è una presenza di casa al Duse, presenterà il nuovo album ‘Tredici canzoni urgenti’, prodotto da La Cupa su etichetta Parlophone per Warner Music Italy. Un disco collettivo e polimorfo, che spazia dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni Novanta. 

Si prosegue l’8 novembre con Alessandro Bergonzoni, visionario autore e interprete di una drammaturgia contemporanea che si colloca fuori da ogni schema e rappresenta perfettamente la capacità del Duse di coniugare tradizione e innovazione.  

Il 27 dicembre largo alla musica classica con un’edizione speciale di ‘Bollicine’, il tradizionale concerto di fine anno dell’Orchestra Senzaspine. 

Completano il programma ‘Duse 200’, un merchandising commemorativo da collezionare, un focus multimediale destinato alle piattaforme web e social, incentrato sul rapporto che lega il Duse ai più importanti interpreti della scena teatrale nazionale e internazionale, e una mostra fotografica che sarà allestita dal 4 ottobre negli spazi del teatro e ripercorrerà i momenti più importanti ed emozionanti dell’attività del Duse dal 2011 ad oggi, ovvero da quando la nuova gestione salvò il Teatro dal rischio chiusura, a seguito della soppressione dell’ETI. 

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