Maria Elisabetta Alberti Casellati ha stralciato l’emendamento a favore della canapa “light” fortemente voluto dal senatore 5 stelle Matteo Mantero, ma fu proprio il Movimento a eleggerla presidente del Senato grazie a un accordo con la destra.
È venuta meno al suo ruolo di imparzialità. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, non ce l’ha fatta a mantenersi neutrale: ha ceduto alle avances della destra, orientamento dal quale proviene, e ha stralciato questa mattina l’emendamento (che avrebbe finalmente chiarito tutti i dubbi sulla canapa “light”) dal maxiemendamento presentato dal governo alla legge di bilancio. Lo ha giudicato “inammissibile” dopo aver subito pressioni dalla Lega che ha dichiarato battaglia alla norma insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia. La misura prevedeva che la canapa industriale con un contenuto di Thc (principio psicotropo della canapa) non superiore allo 0,5% non venisse più considerata come una sostanza stupefacente. «La trovo una interpretazione puramente politica che costituisce un grave strappo istituzionale che trascende la questione», ha dichiarato l’avvocato Giacomo Bulleri che si occupa da anni della materia.
Di fatto l’articolo 128 del Regolamento del Senato rende inammissibili gli emendamenti «che rechino disposizioni contrastanti con le regole di copertura stabilite dalla legislazione vigente per la stessa legge finanziaria o estranee all’oggetto della legge di bilancio o della legge finanziaria, ovvero volte a modificare le norme in vigore in materia di contabilità generale dello Stato». Ma l’emendamento stralciato non avrebbe modificato tutto ciò. Dunque una decisione politica e non tecnica da parte della presidente del Senato.
Tra i firmatari dell’emendamento ormai cassato c’è in primo piano il senatore Matteo Mantero del Movimento 5 stelle. E fu lo stesso Movimento a scegliere Casellati come presidente del Senato quando si alleò con la Lega. Grazie a un accordo tra centrodestra e grillini fu votata sia al Senato che alla Camera (dove fu eletto il grillino Roberto Fico). Uno scambio di favori e di poltrone che dopo 21 mesi fanno ancora effetto sulla politica italiana.
La presidente Casellati è sempre stata sempre una berlusconiana di ferro. Di destra e sempre fedele al suo leader. Giustificò persino Berlusconi dichiarando che la famosa “Ruby rubacuori” fosse davvero la nipote di Mubarak. Cosa dovevamo aspettarci.