I fondi risparmiati dai festeggiamenti di Capodanno verranno investiti nei settori cultura e creatività. Tra cui musica, spettacolo e biblioteche.

I fondi comunali che di solito vengono investiti per il Capodanno in piazza, che quest’anno non si farà, saranno recuperati e verranno investiti dal Comune di Bologna per i lavoratori della cultura e della creatività: tra cui musicisti, produttori musicali, librai, biblioteche, assistenti culturali e lavoratori dello spettacolo. Viste le misure di contenimento previste dalla pandemia di coronavirus per le festività, il Comune fa sapere oggi che è riuscito a risparmiare molto denaro che verrà reinvestito nel settore della cultura. Prima di tutto si è pensato alla filiera musicale: visto che Bologna fa parte della Rete delle città creative della musica UNESCO, verranno aggiunti 130mila euro all’azione di sostegno per le nuove produzioni musicali in cui erano già stati investiti 70mila euro iniziali.

Altri 100mila euro andranno a sommarsi ai 400mila euro già stanziati dalla regione Emilia-Romagna, per il bando “INCREDIBOL!” che sostiene le imprese creative e che ha visto nel 2020 un’edizione speciale dedicata ai progetti di innovazione delle industrie culturali e creative. Altri fondi sono stati destinati alle biblioteche bolognesi. 130mila euro all’Istituzione Biblioteche di Bologna, 10mila euro alla Biblioteca Italiana delle Donne, 10mila euro alla Biblioteca dell’Istituto Parri e oltre 40mila euro alle Biblioteche dell’Istituzione Bologna Musei, 15mila euro alle biblioteche dell’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni e 10mila euro alla Biblioteca Renzo Renzi della Fondazione Cineteca.

Di conseguenza, gli acquisti delle biblioteche di Bologna per aggiornare i cataloghi si sono rivolti principalmente verso librerie di medie e piccole dimensioni e librerie specializzate, per incentivare la ripresa di queste attività in forte crisi a seguito della pandemia di coronavirus e del lockdown. Una parte degli acquisti è stata fatta anche dalle librerie delle catene commerciali presenti sul territorio, visto che l’intero settore sta attraversando un forte periodo di difficoltà, a fronte dell’avanzata di Amazon e delle librerie online.

Un ulteriore aiuto andrà ai lavoratori dello spettacolo che risultano solo nell’Area Metropolitana oltre 26mila, da quanto rilevato dal censimento 2016. “E’ in partenza un’attività per aiutare gli operatori dello spettacolo a orientarsi nelle misure e nelle richieste di ristoro legate all’emergenza Covid, in collaborazione con “DOC Servizi”, realtà di rilievo nazionale, con particolare attenzione ai settori dello spettacolo dal vivo. Vorrei ricordare che abbiamo investito nelle persone che lavorano nel settore culturale del Comune di Bologna. È in corso il concorso per assumere 23 assistenti culturali, e altri 21 verranno assunti nel corso del 2021″, ha affermato l’assessore alla Cultura, Matteo Lepore.

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