Riaperta la Torre dell’Orologio, Bologna festeggia il restauro dell’antica struttura di Palazzo d’Accursio

Restauro ultimato per la Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio a Bologna: l’antica struttura sarà aperta al pubblico nei fine settimana dal 6 novembre.

Le lancette della Torre dell’Orologio hanno ripreso a girare. Bologna infatti riaprirà ai visitatori la storica struttura di Palazzo D’Accursio che sarà possibile visitare tutti i fine settimana a partire dal 6 novembre. A dare il via formalmente alla riapertura al pubblico della Torre è stato oggi il sindaco Virginio Merola che ha tagliato il nastro tricolore per annunciare la fine del suo restauro. Insieme al primo cittadino era presente anche Giovanni Trombetti, presidente di Bologna Welcome, la società che si occupa di accoglienza turistica e promozione della città cui è affidata la gestione delle visite e la vendita dei biglietti. All’inaugurazione avrebbe dovuto partecipare inoltre il Teatro Comunale con uno spettacolo dal titolo “Il Sole di Mezzanotte”, temporaneamente rinviato sia nel rispetto delle misure anti-Covid, sia per esprimere solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo scesi in piazza proprio in queste ore.  

La Torre dell’Orologio, o Torre Accursi, costruita nel 1250, si trova in Piazza Maggiore e costituisce l’elemento più antico del complesso di Palazzo d’Accursio. La scoperta della torre inizia infatti proprio al secondo piano del Palazzo, in Sala Farnese e, oltre alla possibilità di godere di una vista mozzafiato di tutta la città di Bologna, consente anche l’accesso alle Collezioni Comunali d’Arte, parte integrante del biglietto. A causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, le visite saranno consentite a non più di 10 persone per volta e dureranno circa 40 minuti, con nuovi ingressi ogni 20 minuti, solo nei fine settimana dalle 10:00 alle 18:00. I biglietti sono acquistabili sia online, dal sito www.bolognawelcome.com, sia nell’ufficio informazioni di Bologna Welcome in Piazza Maggiore 1/e. Ai visitatori è quindi consentito pianificare la propria visita anche prima dell’arrivo in città, in modo di evitare non solo lunghe code, ma anche e soprattutto gli assembramenti.  

Ciò che caratterizza quest’edificio antichissimo, che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale della “Città delle Torri”, è senza dubbio l’immenso orologio meccanico da cui prende il nome. Aggiunto alla facciata della torre nel 1451, venne poi sostituito nel 1773 da una nuova macchina del mastro orologiaio Rinaldo Gandolfi, ancora oggi in funzione e di cui è possibile osservare i meccanismi, posti in una stanza che affaccia direttamente su Piazza Maggiore.  

Condividi