Evasione di un detenuto minorenne dal carcere per minori in via del Pratello a Bologna. Nel pomeriggio di ieri, un detenuto di origine tunisina, in custodia cautelare da meno di un mese e prossimo a compiere 18 anni ad agosto, è riuscito a fuggire facendo perdere le proprie tracce mentre era nel cortile passeggi. Si presume che il giovane sia scappato scavalcando prima la recinzione del cortile e poi il muro perimetrale del penitenziario, approfittando della mancanza di sorveglianza.
Immediatamente sono scattate le ricerche da parte della Polizia Penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, ma finora senza esito. A darne notizia con preoccupazione è stata la Federazione Sindacati Autonomi CNPP, tramite il Segretario Generale Aggiunto Domenico Pelliccia e il Segretario Nazionale Giuseppe Merola. I sindacalisti hanno evidenziato la seria preoccupazione per le condizioni organizzative e strutturali dell’istituto bolognese, che mettono a rischio la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria, guidato dal dirigente Paolo Li Marzi.
La critica dei sindacati
Gennarino De Fazio, segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, ha espresso profonda preoccupazione riguardo alla situazione attuale del sistema carcerario, definendolo un fallimento sia per gli adulti che per i minori. «Ogni giorno assistiamo a morti, suicidi, omicidi, violenze di ogni genere e stupri. Il sistema penitenziario è in una crisi profonda, e la situazione è particolarmente grave nei carceri minorili. Nonostante ciò, il Governo sembra inerte, con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che annuncia decreti senza reale impatto».
De Fazio ha inoltre criticato l’approccio del ministro della Giustizia, paragonando la sua lentezza a quella di un bradipo e ironizzando sul fatto che Nordio si sia paragonato a Churchill. Ha poi esortato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a prendere in mano la situazione, convocando una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri per affrontare urgentemente il problema della sovrappopolazione carceraria e la carenza di personale. Attualmente, ci sono 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, e mancano 18.000 unità di Polizia Penitenziaria.