Terme di Bologna, Gruppo Monti:«Le nostre terme sono aperte perché sanitarie»

L’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio ha chiuso le palestre, le piscine e le terme ma specifica che le terme munite del presidio sanitario possono restare aperte.

Con il nuovo DPCM sono chiuse fino al 24 novembre, oltre alle palestre e piscine, anche le terme. Ma non tutte. Alcune terme possono restare aperte. A ricordarlo è il direttore scientifico del Gruppo termale bolognese Salute Più, il professor Antonio Monti, che oggi ha voluto precisare che gli stabilimenti termali muniti di presidio sanitario possono continuare a lavorare e ad accogliere clienti come stabilito proprio dal nuovo DPCM di domenica 25 ottobre 2020. Quel tipo di stabilimenti termali, come le terme del professor Monti, aiutano a potenziare le difese immunitarie. Tra le cure termali utili a combattere i microorganismi, i batteri e i virus ci sono i bagni immunoterapici, un percorso che stimola la circolazione sanguigna e contrasta i microorganismi, la riabilitazione respiratoria polmonare, il controllo e la difesa della mucosa nasale e del cavo orale, sede elettiva del coronavirus. Ma anche le inalazioni, l’aerosol e le ventilazioni polmonari con l’ossigeno per le insufficienze respiratorie. 

Inoltre, come spiega il professor Antonio Monti, «le terme di Bologna, con le loro acque clorate, alcaline e ricche di minerali preziosi rappresentano senza dubbio il più grande rifugio della salute di tutti i pazienti, grandi e piccoli. Le acque termali bolognesi infatti sono dotate di un processo di mineralizzazione che consente loro di essere riconosciute come acque specificamente curative per una lunga serie di affezioni. In quanto ricche di bicarbonati, svolgono un’azione antisettica e alcalinizzante. E ancora, essendo bicarbonate, solfate e sulfuree, svolgono un’azione rigeneratrice delle cellule, e combattono dolori muscolari». 

Infine, Massimo Caputi, presidente di Federterme, commenta così la decisione all’interno del nuovo DPCM di tenere aperti determinati centri termali: «Conte, Speranza e Bonaccini hanno compreso, in un momento drammatico per il Paese, l’importanza del sistema termale italiano. Le terme italiane, autorizzate dal ministero della Salute e dalle Regioni, sono punto di eccellenza e sicurezza al servizio della comunità e ancora più necessarie in epoca Covid e post Covid. Il protocollo ‘Terme Sicure’ ha garantito assenza di contagio». 

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