L’odio verso le donne sul web, Merola:«Non c’è differenza con la violenza fisica» 

«Non ti stuprerei perché non te lo meriti», «Oca prestata a essere un’utile idiota», «Le donne vanno prese per la f…». Sono alcuni dei commenti deplorevoli che si trovano sui social di alcuni esponenti politici rivolti a donne e letti oggi dal sindaco di Bologna e della Città Metropolitana, Virginio Merola, questa mattina per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. «In un crescendo di violenza verbale dove ai peggiori sentimenti che albergano dentro di noi, si dà sfogo senza pudore o censure preventive». Merola ha ritenuto opportuno partire dall’odio in rete che «non conosce soste e che, quando prende di mira una donna, assume i connotati tipici della violenza di genere che vengono ulteriormente moltiplicati e amplificati dall’ambiente social nel quale si diffondono. Non vedo molta differenza tra un insulto sessista su facebook e un ceffone in faccia, se non ovviamente il dolore fisico che il secondo provoca.Bene quindi la legge che da pochi mesi punisce la diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti», ha commentato il sindaco di Bologna. 

Il discorso di Merola ha chiuso la celebrazione ufficiale della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” cominciato alle 12,30 nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio dove l’assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha deposto una corona alla targa in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio. Dedicato al 25 novembre è anche il Consiglio comunale in corso. 

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