Tamponi a campione a tutta la popolazione anche agli asintomatici. L’idea populista che solleverà molti like è arrivata oggi dalla Lega dell’Emilia-Romagna sulla scia di quanto sta chiedendo anche il presidente (leghista) del Veneto, Luca Zaia. Peccato, però, che se una persona risulta negativa al virus al momento del tampone non è detto che il giorno dopo non si possa infettare perché chi è negativo non ha obbligo di restare in quarantena e può benissimo uscire di casa per fare la spesa e, dunque, infettarsi. Si dovrebbero quindi fare tamponi a tutti ogni giorno. Un’idea che piacerà a molti, ma la cui realizzabilità lascia davvero molti dubbi.
«I dati diffusi dalla Protezione civile parlano chiaro: la regione Emilia-Romagna come numero di contagiati da Covid 19 è seconda solo alla Lombardia (2.644, dato a sabato 14 marzo), ma sul nostro territorio sono stati eseguiti 10.043 tamponi, quasi un quarto di quelli fatti sino ad ora in Lombardia (37.138) e meno della metà di quelli effettuati in Veneto (26.980)», sottolineano dalla Lega. Pertanto i consiglieri leghisti dell’Emilia-Romagna, tra cui anche l’ex candidata a guidare l’Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni, chiedono alla Regione di estendere l’esame del tampone sia alle persone sintomatiche che a quello asintomatiche anche fuori dai supermercati e delle farmacie, fermando a campione le persone sulle strade.