Contributi editoria, Lega: «Aiuti solo ai “grandi”» 

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha deciso che gli aiuti per l’editoria per risollevare il settore in questa crisi dovuta all’emergenza Covid-19, andranno solo alle testate giornalistiche che abbiano almeno due giornalisti assunti perché solo si «garantirebbero prodotti di qualità». Non è di questo parere la Lega regionale che, tramite il consigliere, Stefano Bargi, aveva presentato un emendamento, bocciato dalla Giunta, che puntava ad allargare ai piccoli quotidiani online la platea di coloro che possono accedere ai contributi che la Regione Emilia-Romagna eroga per l’editoria.

«Avevamo chiesto – precisa Bargi – con un apposito emendamento che si allargasse il potenziale numero dei richiedenti i contributi, anche alle imprese che operano nel campo dell’editoria, prevedendo che, come per le radio e le tv, bastasse un solo giornalista assunto per rispondere ai criteri richiesti. La maggioranza ha invece fatto delle differenze, ribandendo che solo la presenza di due giornalisti per testata garantisce prodotti di qualità. Ci sembra un evidente aiuto solo ai grandi operatori dell’informazione, quasi un ricatto. La Giunta regionale preferisce quindi lasciar morire, in un periodo così drammatico per tutte le imprese, e quindi anche quelle dell’editoria, chi non è sufficientemente strutturato benché dia democraticamente voce a una pluralità di opinioni e voci presenti sul territorio della nostra regione», ha concluso Bargi. 

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