Adesivi del “Padrone di merda” sul portone del leghista Bosco: «Non mi fanno paura»

«Stanotte rientrando a casa ho trovato il portone del palazzo ricoperto di adesivi. Dopo una visita alla pagina Facebook dei provocatori mascherati (appartenenti al gruppo “Padroni di merda”), ho avuto conferma che l’obbiettivo della loro azione ero proprio io». Il consigliere comunale leghista Umberto Bosco ha denunciato questa mattina un “raid notturno” avvenuto sul portone di casa sua, ma che, avvisa, non gli ha «fatto paura». 

«Quello che non posso accettare è che qualcuno estraneo al mio operato politico possa sentirsi minacciato per la sola colpa di vivere con me o vicino a me. I pagliacci mascherati vengano a prendermi in Municipio e lascino in pace la mia famiglia e i miei vicini», ha detto Bosco rivolgendosi tramite la stampa ai Padroni di merda. 

L’azione del gruppo “Padrone di merda” al consigliere Bosco è avvenuto circa 4 giorni dopo “un raid” del leghista di Matteo Salvini a Bologna (nel Quartiere Pilastro) che, sotto il consiglio di una sua sostenitrice, ha citofonato (senza avere alcun appuntamento) a un ragazzo minorenne tunisino chiedendogli se spaccia e di farlo salire a casa propria quasi per controllarlo. Oggi alle 18,00 al Pilastro c’è una manifestazione contro quel gesto di Salvini a cui il consigliere Bosco fa riferimento come suo leader politico. 

 

foto: dalla pagina Facebook Padrone di merda Bologna

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