A Bologna una bambina denuncia il padre per violenza domestica alla sua insegnante

A Bologna, una bambina ha trovato il coraggio di denunciare il padre per violenza domestica, rivolgendosi alla sua insegnante. Un atto di coraggio che ha portato a un intervento decisivo da parte delle forze dell’ordine. Il padre, un uomo di 48 anni già noto alle autorità, è stato colpito da una misura cautelare che gli impedisce di avvicinarsi alla famiglia, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Le accuse nei suoi confronti riguardano maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della moglie e dei figli minori.

La denuncia della bambina è avvenuta tra le mura scolastiche, dove ha confidato alla sua insegnante le violenze subite. Questo episodio mette in luce l’importanza della scuola come punto di ascolto e protezione per i minori, un luogo dove ogni bambino e bambina deve sentirsi al sicuro per poter chiedere aiuto.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha espresso la propria gratitudine verso l’insegnante che ha accolto la confidenza della bambina, trasformandola in un atto di giustizia. La vicenda evidenzia anche la necessità urgente di formare i docenti sui segnali di abuso e di introdurre l’insegnamento dei Diritti Umani come parte integrante dei programmi scolastici.

Inoltre, il CNDDU sottolinea l’importanza di istituire presìdi psicopedagogici permanenti in ogni scuola, per garantire che nessun ragazzo o ragazza venga lasciato solo di fronte alla violenza.

Ogni minore ha diritto di crescere in un ambiente sicuro e protetto. È responsabilità di tutti, dalle istituzioni alla società civile, garantire che questo diritto venga rispettato ogni giorno. La scuola, in questo caso, è diventata una via di salvezza, un faro di speranza per una bambina che ha trovato il coraggio di rompere il silenzio.

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