Università di Bologna, presentato il Piano edilizio: investimento di circa 385 milioni

L’Università di Bologna ha annunciato il suo ambizioso Piano Edilizio per il triennio 2024-2026, con un investimento di circa 385 milioni di euro e 104 opere previste. Il piano si concentra sulla sostenibilità, la razionalizzazione delle attività e la creazione di nuove strutture per la didattica e la ricerca.

L’Università di Bologna ha svelato il suo Piano Edilizio per il periodo 2024-2026, progettato per trasformare il volto dell’Ateneo e migliorare l’esperienza degli studenti e dei ricercatori. Con un investimento di circa 385 milioni di euro distribuiti su tre anni e 104 progetti in programma, l’iniziativa punta a promuovere la sostenibilità, ottimizzare le risorse e sviluppare nuove strutture all’avanguardia.

Una delle principali linee di intervento riguarda il trasferimento dei Dipartimenti di area STEM e medica in nuove sedi dotate di laboratori e spazi di ricerca all’avanguardia. Questo permetterà agli studenti di beneficiare di migliori strutture e risorse per la loro formazione.

Il piano prevede inoltre il consolidamento della struttura Multicampus dell’Alma Mater, con interventi previsti a Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini per ottimizzare gli spazi didattici e di ricerca.

Per quanto riguarda gli alloggi per gli studenti, sono previsti quasi 800 nuovi posti letto grazie a sei progetti inclusi nel Piano Edilizio. Questi includono nuovi insediamenti a Bologna, Imola e Forlì, rispondendo alla crescente domanda di alloggi universitari.

Grazie a varie fonti di finanziamento nazionali, regionali e del PNRR, l’Ateneo di Bologna si impegna a portare a termine opere cruciali, come la Torre Biomedica al Policlinico di Sant’Orsola e il nuovo insediamento del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali al Lazzaretto.

Inoltre, l’università si concentra sulla riqualificazione e sull’efficientamento energetico del suo patrimonio esistente, con interventi come il restauro delle facciate e dei portici di via Zamboni e la ristrutturazione delle sedi storiche dei dipartimenti.

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