Poste Italiane, troppi contagi tra i dipendenti e carenza di personale: sciopero dei lavoratori in Emilia-Romagna

Troppi contagi tra i dipendenti e poco personale: sono i motivi che da lunedì fino al 2 dicembre portano allo sciopero degli straordinari.

Personale insufficiente e crescita dei contagi tra i lavoratori. In Emilia-Romagna da lunedì fino al 2 dicembre è sciopero dei dipendenti di Poste Italiane, che non faranno più straordinari – in cui è compresa la flessibilità oraria nei servizi di recapito.  «Quello che abbiamo deciso di mettere in campo contro Poste italiane è un conflitto necessario», dato anche il fatto che «la gestione della prima ondata dei contagi da parte dell’azienda non è di certo ineccepibile», spiega Giuseppe Ledda, coordinatore regionale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione (SLC-CGIL).

La denuncia di SLC investe moltissimi aspetti: oltre all’aumento dei contagi tra i lavoratori dell’azienda, la carenza di personale avrebbe forti ripercussioni sia sul servizio offerto al pubblico che sul clima interno ai luoghi di lavoro. La clientela sarebbe continuamente esposta a disservizi, lunghe code e attese infinite – molti sportelli infatti risulterebbero chiusi – e tra i dipendenti è in aumento il malumore per il mancato riconoscimento di ferie o permessi speciali. Secondo Ledda «si tratta di una mobilitazione inevitabile» e lancia un appello: «Poste non sfugga dai problemi che stiamo denunciando, valorizzi i tavoli regionali, perché la situazione in termini di organici e carichi di lavoro è ormai insostenibile». 

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