Baby gang di Corticella, individuati altri componenti e altre vittime di bullismo e minacce

La banda di ragazzini, ora salita a 8 componenti, aveva anche creato al capolinea del bus Linea 27 un luogo in cui radunarsi e scegliere le proprie vittime coetanee da punire con minacce e atti violenti.

Ci sarebbero altri 3 ragazzini a completare la banda di minorenni che nel Quartiere Corticella di Bologna minacciavano loro coetanei anche con dei coltelli. Lo rivelano le indagini dei carabinieri partite dall’aggressione subita da un 14enne bolognese sotto casa sua qualche giorno fa. Analizzando i fatti, i carabinieri hanno scoperto la complicità di altri tre giovani che farebbe salire a otto il numero dei componenti il gruppo, tra cui anche diverse ragazzine, che agiva per le strade del quartiere Corticella, imbrattando i muri con una sigla che gli stessi si erano intestata.  

Esaminando i social network e raccogliendo ulteriori testimonianze, i carabinieri hanno individuato anche un’altra vittima, i cui genitori non hanno ancora formalizzato denuncia. Si tratta di un 15enne, che il gruppo aveva preso di mira già dall’autunno scorso, oggetto di minacce e aggressioni fisiche, all’uscita da scuola e sotto casa. L’attività dei Carabinieri ha consentito di ricostruire una sorta di “Tribunale di strada” che i minorenni denunciati avevano creato al capolinea della Linea 27 Tper, luogo in cui erano soliti radunarsi, per giudicare e punire quei coetanei che a loro dire avevano fatto qualcosa di sbagliato.  

Nella giornata di ieri, i tre minori successivamente identificati sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare, a seguito della quale sono stati sequestrati alcuni telefonini in loro uso. Le attività per far piena luce sulla vicenda, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, sono ancora in corso. 

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