A Bologna muore per Covid il primo infermiere, in suo nome la nuova terapia intensiva del Sant’Orsola

È prima vittima fra gli operatori dell’ospedale da quando è cominciata la pandemia. Gli sarà intitolata la nuova terapia intensiva del Padiglione 25.

«Quando viene a mancare una persona di valore il vuoto è grande. Dedicargli la terapia intensiva del padiglione 25 è un modo importante per sottolineare il patrimonio di relazioni e saperi che ha costruito nella sua carriera». Così l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi, anche al nome del sindaco Virginio Merola, ha voluto dare l’ultimo saluto all’infermiere 59enne del Policlinico Sant’Orsola di Bologna Sergio Bonazzi deceduto nelle ultime ore a causa Covid. Bonazzi è la prima vittima fra gli operatori dell’ospedale da quando è cominciata la pandemia. La direzione ha annunciato che gli sarà intitolata la ‘Covid Intensive Care’, la nuova terapia intensiva del Padiglione 25, realizzata questa estate per fronteggiare la seconda ondata. Era stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva il 6 novembre scorso. Le sue condizioni, apparse subito gravi, hanno reso necessaria l’intubazione immediata e da allora è rimasto sempre in condizioni critiche, fino alla morte, avvenuta ieri mattina.  

Il decesso dell’infermiere fa parte di quei 71 morti nella giornata di ieri 28 novembre: un numero in crescita, ma che tiene conto di alcune vittime di Forlì (23), che non erano state conteggiate negli ultimi giorni.      

Condividi