Nel cuore di Bologna, precisamente in piazza Scaravilli , è iniziata l’ “acampada” per i diritti del popolo palestinese, promossa dalle studentesse e dagli studenti. Più di un centinaio di ragazzi si sono uniti all’iniziativa, montando una trentina di tende proprio di fronte al rettorato dell’Università di Bologna, nel vivace contesto della zona universitaria della città.
Durante l’evento, è stato proiettato uno streaming dell’assemblea transnazionale dei Giovani palestinesi su un telo gigante, accessibile attraverso Twitch. Questo collegamento ha permesso anche la partecipazione di colleghi provenienti da altre università, sia in Europa che negli Stati Uniti, e persino dalla Palestina. «Abbiamo montato le nostre tende in piazza Scaravilli per unirci all’Intifada Studentesca che dai campus degli Stati Uniti si sta espandendo in tutto il mondo. L’obiettivo è quello di lanciare un urlo forte e chiaro alle governance di tutte le università e ai governi di tutti gli Stati: Stop al genocidio, boicottiamo le università israeliane, stop all’occupazione sionista, Palestina Libera», si legge sulla pagina Facebook del collettivo Labas di Bologna.
L'”acampada” segna l’inizio dell'”intifada studentesca”, una campagna di iniziative e incontri che culminerà il 15 maggio, giorno del ricordo della Nakba. In questa giornata simbolica, tutte le università italiane sono invitate ad aderire, accampandosi nei cortili degli atenei per esprimere solidarietà al popolo palestinese.
Domani a Bologna, i Giovani palestinesi presenteranno il loro programma di incontri e ospiti per i prossimi giorni, con la partecipazione annunciata di Patrick Zaki, previsto per un intervento l’8 maggio.
foto: pubblica su Facebook Labas