FIALS denuncia la USL di Bologna per negligenza nella gestione del personale sanitario
Momenti di grande paura al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna. Ieri sera, intorno alle 21, un uomo ha fatto irruzione nella sala d’attesa pedonale del nosocomio, armato di una spranga di ferro, seminando il panico tra il personale sanitario, i vigilanti e i pazienti presenti.
L’aggressore ha minacciato più volte di impossessarsi dell’arma della vigilanza e di fare del male agli altri presenti, colpendo violentemente con la spranga le pareti, il pavimento e la segnaletica. La situazione è rapidamente degenerata, spingendo gli infermieri a chiamare il 113 e il 112 ben quattro volte. Tuttavia, le forze dell’ordine sono intervenute solo dopo circa 20 minuti dall’allarme.
Nel frattempo, il personale sanitario ha adottato tutte le misure necessarie per proteggere gli utenti, chiudendo le porte e interrompendo il servizio per almeno 30 minuti. Fortunatamente, la vigilanza è riuscita a immobilizzare l’uomo e a disarmarlo prima dell’arrivo dei carabinieri, che hanno poi identificato l’aggressore e raccolto le dichiarazioni del personale coinvolto.
Le parole del sindacato FIALS
«Ancora una volta, infermieri, vigilanti e pazienti hanno rischiato la vita. A causa della negligenza della USL di Bologna nella gestione e tutela del personale sanitario, siamo pronti a denunciare l’Azienda alla Procura della Repubblica. Ci riserviamo inoltre la possibilità di costituirci parte civile se gli infermieri decideranno di agire legalmente contro l’aggressore e la USL», ha commentato il segretario del sindacato FIALS, Alfredo Sepe che ha denunciato la mancanza di protezione per il personale sanitario.