Stipendi milionari ai manager di Hera, «eccessivi in questa crisi» 

In questo contesto «risultano eccessive le retribuzioni dei manager del gruppo Hera che si aggirano attorno al milione di euro» anche in questo periodo di crisi dovuta all’emergenza sanitaria per il coronavirus. Retribuzioni che non hanno giustificazione alcuna. «È doveroso e necessario un atto di responsabilità da parte del cda della società di vendita e distribuzione di energia e di gestione dei rifiuti, e di tutte le aziende partecipate, che vada a diminuire la portata di questi compensi a nostro avviso ingiustificabili», ha dichiarato il coordinamento regionale CGIL-HERA. 

Il sindacato si rivolge alle proprietà affinché adottino una scelta politica che abbassi questi stipendi milionari. «Si tratterebbe di un primo segnale a cui deve seguire una politica di contenimento delle tariffe con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli e maggiormente colpite dalla crisi Covid – 19», dice il coordinamento. Da troppi anni, continua Cgil Hera, «assistiamo  a una non più tollerabile divaricazione retributiva fra management e lavoratrici e lavoratori, i cui livelli retributivi in generale, e soprattutto per le basse professionalità, lavoratrici e lavoratori degli appalti, precari, part-time involontari, non garantiscono neppure il dettato costituzionale che recita “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”». 

 

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