Realtà virtuale nei centri per anziani e persone fragili per portarli a teatro, a Bologna è nato Loblò

L’obiettivo è dare accessibilità all’arte contemporanea e alla cultura a persone fragili o con difficoltà di spostamento attraverso le nuove tecnologie di realtà virtuale. Ma non solo. Si tratta anche di un progetto di ricerca riguardo al deterioramento cognitivo umano.

Tramite visori di realtà virtuale e tablet per la realtà aumentata, gli anziani e le anziane di AIAS onlus (associazione senza scopo di lucro che sostiene e difende i diritti delle persone con disabilità e degli anziani) in piazza della Pace 4/a a Bologna hanno potuto visitare in modo virtuale i loro luoghi della memoria non più per loro accessibili fisicamente. È il progetto di sperimentazione creativa Loblò, nato effettivamente qualche giorno fa dalla collaborazione tra la start-up Arsoluta, il virtual-designer Gianluca Benvenuti (responsabile tecnico di ZED Festival), l’associazione RAPSO, il visual-designer Matteo Speciale e l’associazione Compagnia della Quarta (produttrice di ZED Festival Internazionale Videodanza).

L’obiettivo di Loblò è dare accessibilità all’arte contemporanea e alla cultura a persone fragili o con difficoltà di spostamento attraverso le nuove tecnologie di realtà virtuale. Così da abbattere quanto più le barriere architettoniche e socio-economiche attraverso un accesso agevolato ad esperienze artistico-culturali. Ma non solo. Si tratta anche di un progetto di ricerca riguardo al deterioramento cognitivo umano. L’importanza è testimoniata da diversi studi nel settore psico-cognitivo che hanno evidenziato come le esperienze con la realtà virtuale e la realtà aumentata costituiscano un importante strumento per la gestione di diversi sintomi legati proprio al deterioramento cognitivo. «Gli aspetti tecnici più innovativi, rispetto alla fruizione classica (televisione, cinema, teatro, letteratura), sono quelli relativi a immersività e interattività, i quali sono in grado di restituire ai fruitori una sensazione di esplorazione attiva e meno passiva dei contenuti, facendoli sentire quindi più “in controllo”», dicono i creatori del progetto.

Le prime sperimentazioni sono state condotte tra il 2021 e il 2022 in ambito sociale all’interno dei centri di ASP Città di Bologna e della associazione di volontariato “Il Ponte”, ma lo scorso 27 Aprile 2023 Loblò ha avviato una nuova sperimentazione assieme agli utenti dell’associazione AIAS onlus.  

Loblò, sviluppato all’interno del percorso BATTITI promosso da Emilbanca e Kilowatt, si propone adesso di installare i propri macchinari di realtà aumentata e virtuale in altri Centri e Cooperative operanti in ambito sociale producendo laboratori di intrattenimento artistico-culturale per persone fragili.
 

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