Rapivano e torturavano loro connazionali sotto un riscatto, arrestati 4 cinesi

Catturati dai carabinieri di San Lazzaro di Savena e di Granarolo Emilia,  4 cittadini cinesi sono accusati estorsione, ricettazione, danneggiamento, porto di oggetti atti a offendere e porto illegale di arma da fuoco.

Cinesi che sequestravano altri cinesi minacciando di liberarli solo se uscivano i soldi. È successo a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, dove 4 cittadini cinesi sono stati arrestati ieri notte dai carabinieri che hanno documentato 4 episodi in cui le persone sequestrate venivano rapite, torturate e tenute prigioniere fin quando non pagavano un riscatto che andava dai 2mila agli 11mila euro. In particolare,  i 4 uomini, un 28enne, un 32enne, un 36enne e un 43enne, senza fissa dimora, incensurati e immigrati irregolarmente in Italia, sono accusati di estorsione, ricettazione, danneggiamento, porto di oggetti atti a offendere e porto illegale di arma da fuoco.

L’arresto è avvenuto in seguito a un’irruzione dei carabinieri all’interno di un casolare situato in via Roma a Granarolo Emilia per trarre in salvo un 45enne cinese che sarebbe stato preso in ostaggio da una banda di criminali che lo avrebbero convinto a raggiungere il casolare per una trattativa di lavoro. Al momento dell’incontro però, il 45enne sarebbe stato immobilizzato da quattro uomini che dopo averlo condotto nel casolare e ammanettato a una poltrona, lo avrebbero rapinato di 500 euro circa, picchiato e torturato con un paio di pinze per costringerlo a eseguire un trasferimento di denaro attraverso il suo conto corrente a un altro conto estero mediante una piattaforma telematica raggiungibile tramite smartphone. 

Soccorso dai sanitari del 118, il 45enne vittima del sequestro, imprenditore tessile, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato medicato ai polsi e alle dita, ferite durante le operazioni di tortura. I quattro sequestratori, invece, sono stati trovati in possesso di un revolver sul quale sono in corso le indagini tecniche da parte dei Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma, quattro coltelli da cucina, un paio di manette di sicurezza in metallo, quattro lacci di stoffa, un rotolo del medesimo colore e materiale, un flacone contenente medicinale narcotizzante, sette telefoni cellulari di varie marche, 1.745 euro in contanti, una serie di carte di credito di provenienza sospetta e tre tenaglie.  

Le indagini sono iniziate quando i carabinieri hanno soccorso un cittadino cinese che vagava nelle campagne di Granarolo Emilia (BO) a fine gennaio in stato di semicoscienza, che riferiva di essere stato sequestrato da dei connazionali in un vicino casolare. Gli accertamenti consentivano di ricostruire in totale quattro sequestri “lampo” messi a segno dai quattro criminali che approfittavano del timore dei propri connazionali a sporgere denuncia.  

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