Il trasporto pubblico a Bologna è nel caos, andrebbe ripensato

La situazione del trasporto pubblico a Bologna è nel caos: i lavori stradali dovute alla costruzione della linea del tram, i frequenti scioperi, le chiusure forzate e le conseguenze dell’alluvione recente stanno mettendo a dura prova l’efficienza del servizio. Dopo l’autobus in panne in via Saffi che ha creato molti disagi ai cittadini bolognesi, ieri sera intorno alle 19 un ennesimo autobus Tper si è bloccato in piazza Cavour, in pieno centro a Bologna. L’episodio ha generato traffico e addirittura autobus deviati. Un 13, proveniente da via Santo Stefano verso piazza Cavour, invece di girare proprio in piazza Cavour (nuovo capolinea per i lavori del tram) è andato dritto per via Farini per cercare uno spazio dove fare inversione e tornare di nuovo in via Farini nella direzione opposta. 

Questo contesto complicato sta provocando disagi visibili in tutta la città, con passeggeri in attesa prolungata alle fermate e autisti senza indicazioni chiare su come garantire un servizio continuativo. 

Da settimane, si segnalano scene di caos quotidiano. Secondo il sindacato USB, gli autisti TPER attenderebbero per ore l’arrivo dei loro mezzi senza indicazioni, mentre la centrale operativa si troverebbe sovraccarica di richieste. Il personale, già carente in numero, lamenterebbe la mancanza di coordinamento sul campo, sentendosi abbandonato e in difficoltà nel gestire una situazione ormai diventata insostenibile. 

Eliminare i cartelli orari e puntare su frequenze garantite 

In molti suggeriscono un cambio di paradigma nella gestione del trasporto pubblico cittadino. Una soluzione proposta dal sindacato USB, prevede l’eliminazione dei cartelli orari alle fermate, per sostituirli con un sistema di frequenze garantite. Questo approccio potrebbe snellire le operazioni, con personale dedicato ai capolinea per regolare le partenze e assicurare un flusso continuo di mezzi, a vantaggio dell’efficienza generale. 

Ma perché è necessario questo cambiamento? Con la complessità della viabilità attuale, rispettare gli orari fissi è diventato pressoché impossibile. Invece, un sistema basato su frequenze potrebbe portare benefici, riducendo gli sprechi e migliorando la gestione delle risorse.

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