Uscendo nel piazzale antistante la stazione di Bologna è già degrado. In particolare, il “bronx in salsa bolognese” si estende da via Pietramellara sino a piazza XX Settembre, inclusi i giardini di Porta Galliera, via Boldrini -includendo l’intera Galleria 2 Agosto 1980: esattamente il perimetro del Supercondominio Alfabetagamma che raccoglie 260 unità immobiliari. Abbandonare a sé stessa «un’area così importante lascia increduli: parliamo di una zona su cui sorgeva uno degli storici alberghi bolognesi, di una galleria privata a uso pubblico, a ricordo della più grande strage mai perpetrata nel nostro Paese (Galleria 2 agosto) la cui commemorazione è avvenuta proprio alcuni giorni fa.
Non meno importante Porta Galliera, che sorge sull’antico cardine massimo della Bononia romana. Inoltre, si tratta di un’area inequivocabilmente ancillare alla stazione di Bologna Centrale, una delle stazioni ferroviarie più importanti d’Italia precisamente la 5a dopo Roma, Milano, Napoli, Firenze.
«L’area in questione è invivibile giorno e notte per chi vi deve stazionare e lavorare, si è addirittura davanti a un notevole degrado negli ultimi mesi. I condomini si sono dotati di ogni accortezza legale, telecamere, cancelli, sbarre, metronotte, spray antiaggressione, ma sono veramente abbandonati nel totale degrado. Degrado che si esterna attraverso una rappresentazione completa della disperazione umana: risse, furti, nudità, defecazioni pubbliche, uso e vendita di sostanze stupefacenti, alcol, prostituzione, atti sessuali, aggressioni. Il Supercondominio Alfabetagamma e i suoi condomini si sono rivolti a chiunque, Polizia di Stato, Carabinieri, Comune di Bologna, Prefettura, ma il degrado non fa che aumentare ora dopo ora. I dispositivi posti in atto e le modalità di contrasto a tali presenze sono adeguate? Siamo sicuri che quello che si sta facendo sia giusto? È discutibile il modo in cui si sta operando?», si chiedono i residenti della zona.
Questi ritengono che la principale porta di accesso della città debba essere sorvegliata fisicamente giorno e notte dalla forza pubblica (essendo tutte aree pubbliche, galleria inclusa) con un servizio di vigilanza che esprima una funzione di prevenzione attiva e anche di repressione di tutte le forme di degrado in parola. «Riteniamo che ogni elemento atto a delinquere vada rimosso per favorire il controllo del territorio. Riteniamo che tutto debba essere sgomberato e debbano vigere ordine e pulizia. Riteniamo che l’omissione e la tolleranza dei fatti in parola possano porre a carico dei dirigenti pubblici e dei rappresentati pubblici precise responsabilità, prima ancora che istituzionali di tipo individuale», scrivono i condomini.