A Bologna fino a 3.500 euro a chi affitta con un nuovo contratto a canone concordato

L’obiettivo è calmierare gli affitti in particolare per studenti e lavoratori fuori sede. Per aderire occorre sottoscrivere il Patto contro ogni forma di discriminazione. Gli studenti fuori sede potranno chiedere di ridurre l’affitto anche per i contratti in essere.

Per la prima volta il Comune di Bologna mette in campo oltre 1,3 milioni di euro per calmierare gli affitti in città, in particolare per studenti e lavoratori fuori sede. È stato pubblicato un bando per la concessione di contributi ai locatori che stipulino nuovi contratti a canone concordato. La richiesta di contributo dovrà essere presentata dal conduttore dell’alloggio, compilando dal 29 agosto al 30 novembre il modulo on line con accesso SPID.

Il contributo previsto verrà erogato al locatore che affitterà a canone concordato ribassato un alloggio a conduttori, anche non residenti a Bologna (come gli studenti fuori sede), con Isee inferiore a 35mila euro, e colmerà la differenza tra valore medio e valore massimo del canone, secondo il sistema di calcolo del concordato.

Nel concreto si tratta di una riduzione media tra il 18 e il 20% del canone mensile (concordato) a beneficio del conduttore, somma che verrà compensata dal Comune direttamente al locatore. Ciò significa, ad esempio, che un appartamento che verrebbe affittato a canone concordato per 700 euro mensili, con questa misura sarà affittato a 560 euro al mese, con un risparmio significativo per il conduttore.

In caso di contratti concordati ordinari (durata 3+2 anni) il contributo è riconosciuto per le prime 36 mensilità fino ad un massimo di 3mila euro. Per gli alloggi situati nella cosiddetta zona di pregio e nella zona A, definiti dall’Accordo territoriale, è riconosciuto un ulteriore incentivo una tantum pari a 500 euro.

In caso di contratti transitori ordinari e contratti transitori per studenti universitari il contributo è calcolato allo stesso modo, sempre fino ad un massimo di 3mila euro. Anche per queste tipologie contrattuali è previsto, nel caso di alloggi nella zona di pregio e nella zona A, un ulteriore incentivo una tantum pari a 300 euro, aggiuntivo rispetto al contributo.

Prima di siglare il contratto di locazione si potrà chiedere una verifica preventiva di ammissibilità al contributo economico, tramite un modulo on line, in modo da garantire il locatore circa la sussistenza di tutte le condizioni per ottenere il contributo e quindi, successivamente, concludere il contratto di locazione.

Tra i documenti da allegare c’è anche il Patto contro ogni forma di discriminazione che dovrà essere sottoscritto dal locatore a garanzia della condivisione dei valori promossi dal Comune di Bologna per l’integrazione, la parità di trattamento e contro ogni forma di discriminazioni sulla base della razza, del colore, dell’ascendenza o dell’origine nazionale o etnica, delle convinzioni e delle pratiche religiose, del genere e dell’orientamento.

Gli studenti fuori sede potranno chiedere di ridurre l’affitto anche per i contratti in essere, grazie alle compensazioni economiche destinate alla rinegoziazione dalla Regione. Richieste fino al 30 novembre.  n altro contributo messo in campo sugli affitti riguarda invece la rinegoziazione di contratti di locazione in essere, deliberata dalla Giunta Regionale lo scorso 11 luglio.

In particolare su impulso del Comune di Bologna è stato ampliato il bacino dei beneficiari allargandolo ai conduttori non residenti titolari o contitolari del contratto di locazione. Dunque, ad esempio, anche gli studenti fuori sede potranno chiedere al proprio locatore di ridurre l’affitto usando le compensazioni economiche previste da questa misura: cioè una riduzione di almeno il 20% del canone, a fronte di un contributo pubblico al locatore a compensazione del mancato guadagno (compensazione che sarà tra il 70% e il 90% del mancato introito, a seconda della durata della rinegoziazione, comunque non inferiore a 6 mesi).

Le risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna sono pari a 1 milione di euro su tutto il territorio e saranno erogate dai Comuni al proprietario seguendo l’ordine di presentazione delle istanze fino a esaurimento delle risorse. I contributi verranno erogati, in ordine di arrivo delle domande, fino ad esaurimento del fondo disponibile.

Il bando è consultabile al seguente indirizzo.

fonte: Comune di Bologna

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