Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha portato all’arresto di due persone accusate di riciclare proventi illeciti provenienti dalla criminalità organizzata in attività commerciali. Un imprenditore di origine calabrese, residente a Bologna, e un altro di origine campana e ritenuto vicino ad associazioni camorristiche, sono stati arrestati in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Bologna, Domenico Truppa.
Nel corso dell’operazione, sono stati eseguiti sequestri per circa due milioni di euro e perquisizioni, che hanno interessato non solo il territorio italiano, ma anche la Germania. Le accuse mosse dalla Dda di Bologna, sotto la guida del Pm Flavio Lazzarini, riguardano reati gravi, alcuni dei quali aggravati dal metodo mafioso. Tra i capi d’imputazione figurano: riciclaggio, usura, estorsione, malversazione di fondi pubblici, sfruttamento della prostituzione, reati di droga e persino il tentato sequestro di persona. Sono coinvolte nell’inchiesta altre 14 persone.
Gli intrecci criminali e il riciclaggio
Le indagini hanno permesso di svelare una complessa rete di relazioni attraverso le quali l’imprenditore calabrese Mohamed avrebbe ottenuto, nel corso degli anni, finanziamenti anomali da parte di soggetti legati a Camorra e ‘Ndrangheta. Questi prestiti, spesso erogati in contanti o tramite operazioni finanziarie, venivano reinvestiti nell’acquisizione di società, immobili di pregio e auto di lusso.
Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, il denaro sarebbe stato ripulito attraverso una fitta rete di imprenditori locali compiacenti. Per simulare la legalità delle operazioni, venivano emesse fatture false per giustificare transazioni inesistenti, favorendo così il riciclaggio del denaro sporco.
L’operazione ha messo in luce l’estensione internazionale del sistema criminale, con collegamenti che si estendono oltre i confini nazionali. Le autorità continuano a indagare per accertare l’intero giro d’affari e i suoi legami con le organizzazioni criminali italiane e internazionali.