Il sindacato ADL Cobas ha lanciato un allarme sulla critica situazione che stanno vivendo i lavoratori del servizio di portierato nelle sedi regionali dell’Agenzia delle Entrate, situate in via Marco Polo e piazza Malpighi. Questi dipendenti, che prestano servizio da oltre dieci anni, rischiano di trovarsi senza lavoro a partire dal 15 ottobre, a causa del mancato accordo economico sul rinnovo dell’appalto con l’azienda MEAP, attuale gestore del servizio.
Rischio di disoccupazione
I lavoratori sono stati soggetti a stipendi estremamente bassi, frutto dell’applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) Servizi fiduciari, che prevedeva retribuzioni di appena 5 euro lordi all’ora. Solo di recente, dopo anni di sacrifici, sono stati concessi modesti aumenti salariali, un primo passo verso il riconoscimento del loro impegno e del valore del lavoro svolto.
Il Rischio di tagli
ADL Cobas denuncia che la stazione appaltante, l’Agenzia delle Entrate, sembra intenzionata a non sostenere questi aumenti, scegliendo una politica di risparmio che potrebbe compromettere non solo la stabilità economica dei dipendenti, ma anche la qualità del servizio di reception. «È inaccettabile che questo ennesimo caso di precarietà e lavoro povero colpisca i servizi essenziali per la comunità bolognese, e che la responsabilità ricada su un ente pubblico», dichiara ADL Cobas.
Le richieste di ADL Cobas
Il sindacato ha chiesto un intervento immediato da parte delle autorità coinvolte, a partire dall’Agenzia delle Entrate, affinché venga garantita la continuità lavorativa e retribuzioni dignitose. In caso contrario, ADL Cobas è pronto a mobilitarsi per difendere i diritti di questi lavoratori, coinvolgendo anche le autorità competenti.