L’Emilia-Romagna si distingue per il suo elevato benessere, posizionandosi sopra la media italiana in molti ambiti, ma con alcune sfide, soprattutto in campo ambientale.
Secondo il report BesT 2024 diffuso dall’Istat, che valuta il benessere equo e sostenibile a livello territoriale, il 55,4% degli indicatori provinciali dell’Emilia-Romagna rientra nelle classi di benessere “alta” e “medio-alta”, rispetto al 41,8% della media nazionale. Tuttavia, il 25,3% degli indicatori si colloca ancora nelle classi “bassa” e “medio-bassa”, un dato inferiore alla media italiana (35,6%), ma meno brillante rispetto ad altre regioni del Nord-Est come il Friuli-Venezia Giulia (62,7% di indicatori nelle classi più alte) e il Trentino-Alto Adige (61,4%).
Bologna al vertice, ma differenze tra province
Tra le province emiliano-romagnole, la Città metropolitana di Bologna emerge con il 65,6% degli indicatori nelle classi di benessere più alte e solo il 20,3% in quelle più basse. Più critiche le situazioni di Reggio Emilia (32,8% degli indicatori nelle classi di coda) e Ferrara, che registra solo il 48,4% degli indicatori nelle classi più elevate.
Ambiente: un dominio in sofferenza
Il report evidenzia criticità nel dominio Ambiente, dove il 50,6% degli indicatori provinciali rientra nelle classi di benessere “bassa” e “medio-bassa”. Nel 2022, la produzione di rifiuti urbani è stata di 633 kg per abitante, ben sopra la media nazionale. Le province di Reggio Emilia, Ravenna e Piacenza hanno superato i 700 kg pro capite. Inoltre, la superficie protetta copre solo il 12,1% del territorio regionale, contro una media nazionale del 21,7%.
La dispersione di acqua potabile è un ulteriore problema: Parma e Piacenza mostrano livelli di dispersione tra i più alti a livello regionale (42,1% e 35,9%).
Benessere economico e lavoro: punti di forza regionali
L’Emilia-Romagna eccelle nel dominio Benessere economico, con l’82,2% degli indicatori nelle classi di testa. Nonostante alcune province, come Ferrara, registrino un aumento della vulnerabilità finanziaria delle famiglie, i dati restano complessivamente superiori alla media nazionale.
Anche nel dominio Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, la regione si distingue: l’81,5% degli indicatori è nelle classi più alte e nessuna provincia si colloca nella classe più bassa. Tuttavia, emergono eccezioni come la provincia di Rimini, che registra solo il 67,3% di giornate retribuite per i lavoratori dipendenti, e il tasso di infortuni, più basso solo nelle province di Bologna e Ravenna.
Report BesT 2024: un’analisi dettagliata del benessere territoriale
Il report BesT 2024, disponibile sul sito dell’Istat, analizza i profili di benessere delle province italiane attraverso 11 domini tematici e include focus su paesaggio, cultura, innovazione e servizi digitali. Quest’anno, un approfondimento speciale è stato dedicato alle 14 città metropolitane italiane.
Con strumenti di visualizzazione interattiva, il report rappresenta una risorsa chiave per comprendere i punti di forza e le sfide dell’Emilia-Romagna, favorendo politiche mirate per il miglioramento del benessere territoriale.