A settembre le attività di Bologna cercano più personale, ma continuano a mancare i candidati: i dati della Camera di commercio 

A settembre la domanda di lavoro delle imprese bolognesi è più che raddoppiata (117%) rispetto ad agosto scorso, con 13.150 entrate programmate dalle imprese (+7.090 unità). Rispetto a settembre 2023 le entrate aumentano di 3.420 unità (+35,1%). Nel trimestre settembre-novembre 2024 si prevedono un totale di 32.750 opportunità di lavoro: l’11,1% in più rispetto alle previsioni del precedente trimestre agosto-ottobre 2024 (29.470 posti). È quanto emerge dalle elaborazioni dell’ufficio studi della Camera di commercio di Bologna sui dati Excelsior, lo strumento statistico, elaborato dal sistema delle Camere di commercio e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dedicato all’analisi previsionale sugli sbocchi occupazionali. 

I contratti 

Nel 24% dei casi le entrate previste saranno stabili (19% contratto a tempo indeterminato e 5% di apprendistato), mentre nel 76% saranno a termine (56% a tempo determinato e 20% altri contratti con durata predefinita). 

I settori 

Le entrate previste si concentreranno per il 78% nel settore dei servizi e per il 51% nelle imprese con 50 o più dipendenti. Il 28% sarà destinato alle professioni commerciali e dei servizi, il 26% a dirigenti, specialisti e tecnici, il 22% ad operai specializzati e conduttori di impianti. 

Il titolo di studio e l’età 

Il 21% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato, il 26% ai diplomati. Circa 4.500 assunzioni (pari al 34% del totale) riguardano giovani con meno di 30 anni. Tra le figure high skills quelle maggiormente ricercate per questa fascia d’età sono: “Insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori, atleti” (con 200 assunzioni programmate nel mese), “Tecnici della salute” (170) e i “Docenti di scuola primaria, pre-primaria” (120). 

La difficoltà di reperimento 

In calo la difficoltà di reperimento, che interessa il 49,8% dei profili ricercati. La motivazione principalmente indicata dalle imprese è la “mancanza di candidati” per il 34% delle entrate. La difficoltà per “preparazione inadeguata” riguarda solo il 12% delle ricerche. In particolare le difficoltà più elevate riguardano: 90 Operai specializzati delle lavorazioni alimentari (89,8%), 150 Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (83,7%), 150 Conduttori macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali (78,6%) 

Le tre figure professionali più richieste concentreranno il 31% delle entrate previste: 

·           2.180 Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione 

·           980 Addetti alla vendita 

·           950 Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci 

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