E-commerce a Bologna, aumentano le imprese del 61% 

La maggior parte sono aziende piccole quasi tutte senza o con un dipendente. Poche in Appennino. 

La pandemia ha portato ad una crescita del 61% delle imprese bolognesi specializzate in e-commerce. Oggi sono 594. Fra il 2019 e il 2021 ne sono nate 225. Lo rivela oggi uno studio della Camera di Commercio di Bologna secondo cui il capoluogo emiliano-romagnolo ha la maggiore percentuale di imprese di e-commerce della Regione, che ne ospita 2.468 pari al 7,2% del totale nazionale. Si tratta di imprese che hanno sede prevalentemente nel Comune di Bologna, che ne ospita il 43%. In Appennino hanno sede solo il 2,7% delle imprese di e-commerce. L’aumento delle imprese specializzate in e-commerce compensa solo in parte la diminuzione del commercio al dettaglio: negli ultimi 10 anni hanno aperto 410 imprese di e-commerce, mentre il commercio al dettaglio perdeva 559 aziende. 

Il settore dell’e-commerce ha una caratteristica predominante: attira i giovani e le donne. La percentuale di giovani è quattro volte quella media (26,4% a fronte del 7,2% medio per il totale delle imprese). Le imprese femminili sono il 9% in più rispetto alla media (30,5% di imprese femminili contro il 21,5% medio per il totale delle imprese). È più attrattivo anche per le imprese gestite da stranieri (15,5% rispetto al 13,5% medio). 

Si tratta di un settore che vede ancora la prevalenza delle forme giuridiche più semplici di imprese: 6 su 10 sono ditte individuali, ma stanno sempre più crescendo le società di capitale (150 di più negli ultimi 10 anni). Quasi tutte hanno al massimo un addetto. 

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