Piovono le prime disdette degli ordini in più di una azienda agricola su quattro (27%) per il crollo della domanda alimentare dopo la paralisi del turismo, i ristoranti mezzi vuoti e la chiusura forzata delle mense scolastiche. E non si vede una soluzione a breve visto che per oltre la metà (51%) delle aziende l’impatto economico negativo è purtroppo destinato a durare nel tempo. Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus il fatturato è crollato nel 41% delle aziende del settore agricolo ma la situazione è ancora più grave negli agriturismi dove il 79% delle strutture dichiara un calo del fatturato. A rivelarlo è la prima analisi di Coldiretti sui dati dell’Istituto Ixè sugli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’agroalimentare made in Italy in occasione del primo weekend di avvio della campagna #MangiaItaliano nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.
Una mobilitazione per difendere il cibo made in Italy, patrimonio «messo a rischio dall’espansione del Covid-19 che sta provocando gravi difficoltà produttive, logistiche e commerciali a livello nazionale, senza dimenticare i pesanti danni di immagine e gli effetti del crollo del turismo». «Bisogna ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio made in Italy che rappresenta nell’alimentare una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo e sanitario a livello comunitario ed internazionale», ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che in queste condizioni «è inaccettabile qualsiasi taglio alle risorse comunitarie destinate all’agricoltura nella definizione del prossimo bilancio europeo.
Danni aziende colpite
Disdette sugli ordini 27%
Crollo del fatturato 41%
Crollo delle presenze in agriturismo 79%
Difficoltà di lungo periodo 51%
Fonte: Coldiretti/Ixè