La crisi abitativa continua a pesare sugli studenti universitari di Bologna, città che si conferma la più cara d’Italia per chi cerca una stanza singola in affitto. Secondo l’ultima analisi di “Immobiliare.it Insights”, riportata dall’agenzia stampa Dire, tra il 2021 e il 2025 il costo medio mensile per una stanza nel capoluogo emiliano è cresciuto del 73%, toccando quota 651 euro. Un aumento molto più consistente rispetto a quello registrato dagli appartamenti – monolocali, bilocali e trilocali – che nello stesso periodo sono aumentati di circa il 30%.
La presenza di uno dei più grandi atenei italiani accentua ulteriormente il problema, rendendo Bologna simbolo di una difficoltà che non riguarda soltanto gli studenti, ma l’intero mercato immobiliare cittadino.
Il fenomeno, però, non è isolato. Anche in altre città universitarie i rincari sono stati notevoli. A Padova, ad esempio, il prezzo di una singola è salito del 61%, raggiungendo una media di 508 euro al mese, mentre per un trilocale l’incremento è stato ancora più alto, arrivando al +65%. Firenze si piazza al terzo posto per rincari: qui l’affitto di una stanza singola è cresciuto del 59% (618 euro al mese), con monolocali in aumento del 38% e bilocali e trilocali che registrano un rincaro di circa il 50%.
A Torino, invece, una singola costa oggi il 56% in più rispetto al 2021, attestandosi sui 483 euro mensili. Qui la crescita dei canoni di locazione per tutte le tipologie di appartamenti si è mossa tra il 36% e il 41%, e la differenza di prezzo tra una stanza singola e un monolocale è ormai inferiore ai 20 euro.