«Scrivo per esprimere il mio disappunto in merito alle promesse di miglioramento e integrazione dei servizi di mobilità alternativa, (si riferisce al bike sharing- biciclette condivise) che ad oggi risultano disattese. La recente sospensione anticipata del servizio di bike sharing in convenzione per gli abbonati TPER, unita alle persistenti carenze e ai problemi mai risolti, evidenzia una gestione non all’altezza delle aspettative e delle necessità degli utenti.
In particolare, mi riferisco alla mancata implementazione delle migliorie annunciate per l’ottimizzazione del servizio, nonostante l’aumento tariffario puntualmente autorizzato e applicato.
Alla totale assenza di soluzioni per problemi segnalati ripetutamente dagli utenti, come il malfunzionamento dell’applicazione, la scarsa manutenzione del parco mezzi e l’inutilizzabilità degli stessi.
La scarsa comunicazione e trasparenza nei confronti di chi si affida quotidianamente a queste soluzioni di mobilità sostenibile.
Attualmente, il servizio appare come un’iniziativa che genera solo profitto, sostenuto da finanziamenti pubblici, e rappresenta più uno specchietto per far credere che l’amministrazione tenga davvero a una mobilità alternativa, piuttosto che un reale impegno per promuovere una valida alternativa al trasporto su gomma.
Questa situazione mina la fiducia verso il servizio e rende sempre più difficile considerarlo una vera soluzione sostenibile. Mi auguro che si voglia intervenire in maniera concreta, prendendo in considerazione i feedback degli utenti e attuando finalmente le migliorie promesse».
Francesco
foto: da archivio