Pubblichiamo per intero una nota dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Bologna che si rammarica e si preoccupa per l’autorizzazione della manifestazione in piazza XX Settembre concessa a Casa Pound.

«L’Anpi provinciale di Bologna ricorda che le piazze di Bologna sono luoghi straordinari di incontri e di dialogo, capaci sempre di ospitare la cittadinanza in tutti i momenti importanti della storia della città. Ogni volta che gli uomini e le donne bolognesi hanno sentito il bisogno, a volte l’urgenza, di un presidio democratico e civile, sono scesi nelle piazze riempiendole. Come non ricordare i cartelli scritti a mano all’indomani del 2 agosto 1980 con su scritto solo Tutti in piazza? 

Le piazze di Bologna sono i luoghi dell’antifascismo militante, della consapevolezza democratica, del vivere civile. Per questo esprimiamo rammarico e preoccupazione per l’autorizzazione di piazza XX Settembre concessa a Casa Pound, un’organizzazione che fa suoi gli ideali di sopraffazione e di morte di chiara matrice fascista. Una piazza, tra l’altro, che si trova nelle immediate vicinanze della stazione dove il 2 agosto 1980 fu compiuta l’orrenda strage, espressione di un chiaro progetto eversivo fascista. Anche per questo auspichiamo un ripensamento da parte delle Autorità competenti. Chi vuole manifestare nelle piazze bolognesi deve riconoscersi nei valori dell’antifascismo, i valori che hanno portato alla nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Una Costituzione, è bene ricordarlo, dove c’è posto per tutti e nella quale tutti si possono riconoscere: tutti tranne i fascisti». 

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