A Bologna “patrioti” e CasaPound in piazza, i collettivi antifascisti preparano un contro-presidio

Bologna si prepara a una giornata di forti tensioni sabato 9 novembre a Bologna con manifestazioni annunciate da gruppi opposti, che promettono un “ritorno al passato” sotto le Due Torri. Da un lato, la “Rete dei Patrioti” e il movimento “Casapound” chiamano a raccolta contro “degrado e criminalità”. Dall’altro, collettivi antifascisti come Labas, Cua, Tpo, Non Una Di Meno e Vag61 organizzano un contro-presidio, dichiarando la loro intenzione di opporsi alla presenza dei patrioti in città.

Il messaggio dei “patrioti”

Sul loro profilo Facebook, la “Rete dei Patrioti” annuncia: «Il 9 novembre tutti a Bologna contro degrado e criminalità!» Nei giorni scorsi, sono stati affissi manifesti in varie zone della città, invitando a partecipare all’evento, dichiarato come una difesa della città “dalle passerelle pre-elettorali”. Gli organizzatori sottolineano che «gli italiani che hanno sempre preferito la militanza politica concreta» si riuniranno sotto la bandiera tricolore.

La risposta dei collettivi antifascisti

I collettivi, tra cui Vag61, rispondono con fermezza. In una nota, Vag61 dichiara: «Tutti in piazza contro i fascisti, di strada e di governo. I gruppi fascisti del nord Italia chiamano all’adunata. Il 9 novembre Rete dei Patrioti, Casapound, e altri gruppi di esaltati picchiatori con il mito di Mussolini in testa hanno scelto Bologna come città in cui convergere contro degrado e immigrazione». Lo slogan scelto per l’evento è “dove saremo noi non saranno loro”, e l’appuntamento è fissato per le ore 15 in piazza del Nettuno.

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