Raccontare storie, culture e sentimenti delle persone che hanno lasciato il proprio Paese d’origine, intrecciarle e creare un filo comune e universale nel quale immedesimarsi. È il fine del progetto del documentario “We Expat”, ideato dai bolognesi Laura Frontera e Giordano Polidoro, che da oggi fino al 14 aprile si può sostenere su Ulule, una delle maggiori piattaforme internazionali di finanziamento collettivo. L’idea è nata da due giovani che, come molti altri ragazzi, sono partiti dalla loro città per far parte di una nuova e differente società: nel loro caso quella di Amsterdam. I due hanno scelto di lasciare Bologna e di vivere per due anni in Olanda, accettando la sfida di far parte di un paese nuovo superando le difficoltà legate alla lingua, alle abitudini e alle relazioni con le persone.
Il documentario racchiude le storie delle nuove realtà di persone che vivono lontani dal proprio Paese natale, ma si rivolge anche a chi sente di essere distante dalla propria cultura, pur vivendo a poche centinaia di chilometri da casa. Nel filmato vengono mostrate, ad esempio, le storie di Brenda, proveniente da Città del Messico, di Natalya, nata in Siberia, e di Anky, che insegna ai bambini figli di immigrati.
«Sono persone che ci hanno trasmesso qualcosa di forte», hanno affermato i due autori, i quali hanno terminato le riprese del documentario, realizzate in Olanda, lavorando insieme a una troupe di professionisti e filmando interviste ed esterni ad Haarlem, Den Haag e Leeuwarden.
We Expat è stato selezionato dalla piattaforma Ulule per partecipare, giovedì 14 marzo alle 18,00, a un evento in programma a Parma presso l’Officina delle Arti Audiovisive. Il progetto è stato presentato durante un incontro al DAMSLab, lunedì 4 marzo alla Cineteca di Bologna, in occasione dell’evento School of Integration dell’artista e attivista cubana Tania Bruguera: una scuola temporanea modellata sulle scuole di integrazione di stampo tedesco rivolte ai migranti nuovi arrivati.