Un simulatore virtuale per prevenire gli allagamenti. Si chiama SaferPlaces ed è uno strumento prezioso per proteggere le città dagli eventi catastrofici che la crisi ambientale ha reso tanto frequenti. Se ne è parlato ieri, durante la presentazione online di Legambiente Emilia-Romagna del dossier “Il Clima ci riguarda”, in cui si è discusso del cambiamento climatico in atto in regione, di rischi futuri e di possibili soluzioni.
Una soluzione è quella proposta dal gruppo di SaferPlaces, che mette a disposizione una piattaforma tramite cui esaminare la vulnerabilità del territorio ad alluvioni, straripamenti di fiumi e mareggiate, e quindi guidare la progettazione sicura degli interventi urbani. Il sistema analizza ed incrocia vari dati – climatici, idrologici, idraulici, topografici ed economici – per costruire modelli che aiuteranno il pianificatore a individuare le zone a maggiore rischio idrogeologico e addirittura a quantificare la portata dei danni potenziali.
SaferPlaces, co-finanziato dalla Commissione Europea e guidato dalla GECOsistema Srl, azienda specializzata nella consulenza ambientale, è stato già impiegato in progetti di riqualificazione urbana in Spagna, in Germania e in Italia. A Rimini, in particolare, il servizio è stato impiegato per la progettazione del Parco del Mare. Esaminando gli scenari di una possibile inondazione costiera, è stato deciso di costruire una zona verde che innalzerà la costa 2.85 metri oltre il livello del mare e, inoltre, trattandosi di un terreno non impermeabile, aiuterà a drenare l’acqua esondata prima che raggiunga il centro.
Come ha ricordato durante la conferenza di questa mattina Stefano Bagli, responsabile del progetto, la grande novità di SaferPlaces è che “democratizza” sofisticati modelli scientifici e matematici portandoli alla portata di tutti. In questo modo, anche una piccola realtà locale sarà nelle condizioni di prendere le scelte più giuste per la salvaguardia del territorio.