Una vacanza accessibile può trasformarsi in un’esperienza rigenerativa per corpo e mente. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università di Bologna che ha analizzato l’impatto psicologico di una settimana trascorsa alla Spiaggia dei Valori di Punta Marina, uno stabilimento balneare pensato per accogliere persone con disabilità motoria grave e i loro caregiver.
Secondo i dati raccolti, soggiornare in questo spazio accessibile e inclusivo migliora significativamente il benessere emotivo sia degli ospiti sia di chi se ne prende cura. «I dati mostrano che le persone sperimentano anche una maggiore regolazione emotiva e un senso di evasione rigenerativa, generalmente favorito dal contatto con gli ambienti naturali, i cosiddetti green e blue spaces, come evidenzia la letteratura scientifica», spiega la professoressa Francesca Agostini, coordinatrice dello studio.
La struttura, gestita dall’associazione Insieme a Te, è unica in Italia: offre diciotto postazioni attrezzate e gratuite, con accessibilità totale, accompagnamento in acqua grazie a volontari e spazi pensati per favorire la socialità e il relax. Proprio la combinazione tra natura, accoglienza e supporto specializzato rappresenta l’elemento chiave che genera effetti positivi tangibili.
Il concetto centrale analizzato dallo studio – denominato restorativeness – si riferisce alla capacità di un ambiente di favorire il recupero delle risorse emotive e attentive. Il contesto marino, unito a un’accoglienza empatica e altamente organizzata, ha permesso di registrare, tra i 232 partecipanti (ospiti, caregiver e volontari), un calo delle emozioni negative e un miglioramento generale del benessere psicologico, come confermato da strumenti validati a livello internazionale.
«È il valore congiunto dell’accoglienza altamente specializzata della Spiaggia dei Valori – che consente a persone con diverse condizioni di disabilità e ai familiari di riappropriarsi di momenti di piacere, ristoro, interazioni sociali significative – e dell’esposizione all’ambiente naturale ad indurre un effetto altamente rigenerativo e significativo per il benessere della persona», conclude Agostini.
La Spiaggia dei Valori è attiva dal 2018 ed è diventata una realtà stabile nel 2024, grazie a una concessione ventennale e al sostegno del progetto “In Emilia-Romagna c’è una vacanza per me”, finanziato anche dal Ministero per le disabilità. Numerose le collaborazioni: dall’Istituto Oncologico Romagnolo all’AUSL della Romagna, fino all’Università di Bologna, che ha promosso tirocini formativi e attività di ricerca.
Ma il lavoro non si ferma. Un nuovo progetto guidato dal professor Marco Cesare Maltoni, con la partecipazione della professoressa Agostini, punta ora a studiare l’effetto di interventi non farmacologici nelle cure palliative, ispirandosi proprio all’esperienza della Spiaggia dei Valori. La campagna di crowdfunding in corso sosterrà questa nuova fase di ricerca.
Dietro a questa spiaggia c’è anche una storia di resilienza: tutto è nato dal sogno di Dario, colpito da SLA, e dalla determinazione della moglie Debora e della sua famiglia, che hanno dato forma a un’idea capace di cambiare la vita a molte persone.
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