5 mila piatti formeranno il piatto più grande del mondo, in piazza Maggiore il guinness contro la fame

Nei 5000 piatti verranno depositati i cibi raccolti e donati dai cittadini di Bologna e il contenuto verrà poi consegnato alle varie mense.

Il piatto più grande del mondo in piazza Maggiore per combattere la fame in Italia e in Africa: è il progetto della Onlus CEFA, che sabato 10 ottobre dalle 9,30 alle 12,30 raccoglierà i carrelli della spesa colmi di prodotti alimentari donati dai cittadini e destinati alle mense di Bologna e alla comunità di Kilolo in Tanzania. L’iniziativa, che ha il supporto della Caritas bolognese, costruirà con 5000 piatti un enorme piatto da guinness dei primati, grande come tutta la piazza principale della città, e al cui interno verranno depositati i cibi raccolti. Questi verranno poi consegnati, nel pomeriggio, alle varie mense. Gli organizzatori incoraggiano chi volesse fare una donazione a raccogliere gli alimenti con il più alto tasso nutritivo, come sughi, pasta, riso e biscotti. Si può aderire richiedendo un carrello della spesa con la compilazione dell’apposito modulo nel sito internet dell’associazione. Per chi non potesse essere presente, è possibile dare un contributo tramite il sito piazzacefa.it. 

La CEFA si occupa da diversi anni dell’alimentazione nel Terzo Mondo, specialmente in Africa. Nei nove anni passati, sempre a ridosso della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, ha organizzato l’evento “In the name of Africa” riempiendo le piazze di Bologna, Milano e Roma. Quest’anno sarà diverso in modo significativo. «Il problema della fame acuta è sempre stato rivolto all’Africa, ma con la pandemia di Coronavirus abbiamo esteso la nostra iniziativa anche all’Italia», ha dichiarato alla Gazzetta di Bologna Jacopo Soranzo, responsabile della comunicazione della Onlus. «Il virus ha dimostrato che i problemi globali si affrontano assieme. Il Covid-19 sta causando problemi alimentari anche da noi e aggravando una situazione che c’è già nel resto del mondo».

Secondo le Caritas diocesane, che gestiscono molte delle mense dei poveri anche a Bologna, il Coronavirus avrebbe causato un notevole aumento nelle richieste di aiuti alimentari, che vanno dal 20% al 50%. E questa situazione è in costante crescita di giorno in giorno. Per quanto riguarda l’Africa, sostiene CEFA, entro il 2030 si ritroverà ad essere il continente che ospiterà più della metà degli affamati cronici del mondo. I problemi dell’Africa sono sia l’alto costo di cibi nutrienti sia il fatto che i regimi alimentari non siano alla portata di molte famiglie. Le donazioni del progetto ideato da CEFA saranno, infatti, destinati anche ai bambini della Tanzania, in modo che vengano prodotte e consegnate loro delle “pappe” iperproteiche.

Gli organizzatori della manifestazione, intitolata “Riempi il piatto vuoto e vinci la fame nel mondo”, assicurano il rispetto di tutte le norme igieniche e di distanziamento sociale dovute al controllo della pandemia. Proprio per questo, rispetto agli anni precedenti saranno presenti molti meno volontari, e le donazioni online hanno un ruolo privilegiato in modo da evitare assembramenti. All’evento del 10 ottobre in piazza Maggiore ha aderito anche il conduttore televisivo Patrizio Roversi ed è prevista la presenza dell’assessore alla Cultura Matteo Lepore e del cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi. 

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