L’uomo, di Cesena, era impegnato nell’ambito della formazione sportiva proprio di ragazzi minorenni.
Aveva accuratamente catalogato e memorizzato attraverso un’applicazione che consente la navigazione in rete in maniera anonima 43.000 immagini e video prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori e li scambiava con altre persone salvando nella sua lista dei siti preferiti anche innumerevoli pagine web a tema. Un 56enne di Cesena, impegnato nell’ambito della formazione sportiva dei minori, è stato stato arrestato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna per detenzione di un’ingente quantità di immagini e video pedopornografici ed è stato anche denunciato per la diffusione di materiale pedopornografico aggravata dell’utilizzo di specifici software di anonimizzazione.
L’indagine, coordinata dal Pubblico ministero Tommaso Pierini della Procura della Repubblica di Bologna e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, trae origine da una segnalazione ricevuta dal Centro in ambito di cooperazione internazionale di polizia, relativa alla diffusione di file a contenuto pedopornografico su un noto social network. I successivi accertamenti hanno consentito di identificare compiutamente l’indagato,
A seguito dell’arresto in flagranza, il G.I.P. di Forlì, valutando la gravità del fatto e la possibilità di reiterazione del reato, ha posto l’uomo agli arresti domiciliari.
L’anno scorso, la Polizia Postale ha monitorato 23.815 siti, oscurando 2.423 spazi web, 39 persone sono state arrestate e 792 denunciate per reati relativi allo sfruttamento sessuale online di minori.