Il motivo della lita pare sia stato il suo reiterato rifiuto di svolgere qualunque tipo di regolare lavoro, unito al suo stato di tossicodipendenza, mal tollerato in particolare dal nuovo compagno della madre.
Con un grosso coltello presente in casa, con una lama di 23 centimetri, ha minacciato il suo patrigno e costretto tutta la famiglia, compresi due fratelli ( di cui uno di soli 3 anni) a chiudersi in una stanza durante un’ennesima lite proprio con il nuovo compagno della madre il quale non ha mai tollerato i problemi di tossicodipendenza del suo figliastro. È successo ieri mattina nel Quartiere Pilastro di Bologna dove un giovane di 19anni brasiliano è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti contro la madre e il convivente di lei.
Il motivo della lita pare sia stato il suo reiterato rifiuto di svolgere qualunque tipo di regolare lavoro, unito al suo stato di tossicodipendenza, mal tollerato in particolare dal nuovo compagno della madre, padre dei due bambini di minore età. Durante il litigio il ragazzo, in stato di agitazione, dopo essersi svestito, ha afferrato il coltello e ha minacciato il suo patrigno e l’intera famiglia chiusa in camera. Da lì la donna ha chiesto aiuto sul 112.
I Carabinieri, giunti sul posto, hanno fermato il giovane mentre, dopo essersi disfatto del coltello, ha tentato di lasciare l’abitazione. I familiari hanno raccontato di una situazione che perdurava da tempo, ma che la madre non aveva mai voluto denunciare per non aggravare la posizione del figlio, già responsabile di numerose condotte illecite e poco rispettose della legge, per cui recentemente era anche stato colpito dalla misura di prevenzione dell’avviso orale. Recuperato e sequestrato il coltello adoperato per le minacce. A seguito dell’arresto il figlio violento è stato portato in carcere.