Coronavirus, Confesercenti Bologna: «Misure del governo non bastano»

«Le prime misure economiche che il governo ha approvato con un decreto legge per rispondere alla drammatica crisi delle attività economiche a seguito della emergenza Coronavirus sono assolutamente insufficienti». Troppo poche per Confesercenti Bologna che tuttavia ha apprezzato l’intervento di sospensione dei contributi previdenziali per agenzie di viaggio e attività alberghiere e ricettive. «Ma riteniamo sbagliato non avere ricompreso le attività di ristorazione che in una città come Bologna fanno parte a pieno titolo della filiera turistica e sono penalizzate inoltre anche dal blocco delle lezioni universitarie», ha dichiarato Confesercenti Bologna. 

Secondo l’associazione di categoria che rappresenta le imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, dell’artigianato e della piccola industria di Bologna, il rinvio di scadenze previdenziali non è sufficiente previsto dal decreto non è sufficiente, ma «occorrono misure straordinarie per tutte le attività commerciali e turistiche: un intervento urgente che preveda un credito di imposta per i mancati redditi, una moratoria delle rate di mutui e leasing, la cassa integrazione in deroga e fondi per il sostegno al reddito per i dipendenti delle attività, la deroga per l’anno 2020 degli indicatori ISA e della lotteria dello scontrino e un intervento pubblico che favorisca linee di finanziamento a breve per liquidità aziendale». 

Al Comune di Bologna e agli altri comuni del territorio bolognese Confesercenti chiede un intervento a supporto delle attività, con sconti e rateazioni sulla TARI (Tassa Rifiuti), sulla Cosap (Suolo Pubblico) e sulle concessioni di spazi ad uso commerciale. 

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